Giovannitti house

Richard Meier – Giovannitti house Pittsburgh, Pennsylvania USA 1979-1983

Il sito suburbano è costituito da una piccola superficie, terreno inclinato per questa casa di poco più di 200 metri quadrati per due persone. Il terreno è circondato da altre residenze, quindi la necessità di privacy è stata una considerazione importante, così come il desiderio di creare viste e un senso dello spazio oltre i confini immediati del sito. Il design e l'organizzazione degli spazi sia esterni che interni si sono sviluppati partendo da queste preoccupazioni.
Il piano generale è costituito da un doppio quadrato eroso, con un quadrato elevato in un volume cubico a tre piani contenente la maggior parte del programma abitativo, con l'altro quadrato dedicato alla funzione di servizio, del garage e della cucina al piano terra e di una terrazza aperta sopra. Il volume a tre piani è scolpito al piano terra per fornire una seconda terrazza, questa schermata alla vista e parzialmente coperta dal volume sporgente del terzo piano. All'interno, la distribuzione degli ambienti è organizzata verticalmente, dando a tutti gli spazi di questa casa un'ampiezza inaspettata.
La sala da pranzo e la camera per gli ospiti, situate al primo livello, sono accessibili dal garage e dalla cucina. Il soggiorno e l'ingresso formale alla casa, al secondo livello, sono raggiungibili dalla terrazza del parapetto sul garage. La biblioteca e la camera da letto principale sono al terzo livello. Una scala in legno adiacente all'area d'ingresso collega tutti e tre i piani.

Sulle facciate, pannelli in acciaio smaltato in porcellana e stucchi proteggono gli spazi privati dalla vista, mentre una delicata superficie di vetro con cornice in acciaio consente alla luce di penetrare negli spazi pubblici. Queste vetrate permettono di vedere all'esterno e sono incorniciate da forme solide più massicce, così come dai grandi alberi esistenti sulla proprietà, che sono stati lasciati intatti. In questa piccola casa c'è un sottile dialogo tra spazi aperti e chiusi, regni privati e pubblici, con ogni elemento esaltato dal gioco di contrasti e transizioni.
Fonte: traduzione della descrizione di Richard Meier dal suo sito  https://www.richardmeier.com