Villa l’Artaude (Maison de Mandrot)

Le Corbusier – Maison de Mandrot, Le Pradet (Provence-Alpes-Cote d’Azur), France, 1930-1931

Villa l’Artaude, chiamata anche villa Mandrot, è una semplice casa con muri in pietra grezza costruita da Le Corbusier nel 1930 sul sentiero Artaude a Le Pradet (a est di Tolone, nel dipartimento del Var) per Hélène di Mandrot.

Il primo congresso internazionale di architettura moderna si tenne nel 1928 nel castello di La Sarraz in Svizzera, proprietà della contessa de Helene de Mandrot, una ricca mecenate. In questa occasione incontra per la prima volta Le Corbusier. Gli chiede nell’estate del 1929 di disegnare una piccola casa per le vacanze: “(…) Non voglio mettere molti soldi, qualcosa come quello di tua madre con due stanze, altri quattro letti  e un giardino.
Le Corbusier costruisce una casa a forma di L con un pavimento in cemento armato che sostiene unamuratura in pietra locale realizzata da un imprenditore del luogo in opus incertum che conferisce alla villa un aspetto mediterraneo che la distingue dalle altre opere dell’architetto. Le pareti di vetro chiudono il tutto. La villa si apre a sud su una terrazza con giardino, chiusa su 3 lati e affacciata sul pendio del terreno.
A nord, la facciata su due livelli è liscia che rivela la parte del seminterrato.
Il giardino è stato abbellito con due sculture di Jacques Lipchitz: The Song of Vowels (1931) e Recumbent Nude with Guitar (1928).

La contessa de Mandrot si trasferì lì nel luglio del 1931. Furono immediatamente avviati nuovi lavori per rendere abitabile la casa: impermeabilizzazione, intonacatura delle pareti, installazione di persiane, ecc. – che alterano leggermente il progetto originale.
Oggi la villa è di proprietà privata. È stato classificato come monumento storico dal 1987 ed è stato insignito del titolo di “Patrimonio del XX secolo” dal Ministero della Cultura.