Maison de week-end a Rambouillet
Le Corbusier – Maison de week-end a Rambouillet, Francia, 1922
Località
Rambouillet, Francia
Anno
1922
Architetti
Le Corbusier
La villa a Rambouillet è uno dei progetti incompiuti di Le Corbusier. E’ stata presentata al pubblico nella Salone d’autunno del 1924 insieme ai progetti di Villa Besnus e della Maison La Roche-Jeanneret, dando a Le Corbusier la possibilità di esporre e discutere il problema dell’estetica architettonica del cemento armato. Il Salon d’Automne è un’esposizione d’arte che si tiene ogni anno a Parigi dal 1903.
La Villa si trova su un terreno che non offre condizioniparticolari. È disponibile in due volumi rettangolari di diverse dimensioni, indipendenti l’uno dall’altro e perpendicolari alle loro facce più piccole. Questi corpi si trovano su ciascun lato di un asse che attraversa il terreno in orizzontale, in modo che quello più grande, che ospita la casa, prevale su quello più piccolo destinato al garage. Il design sviluppa il programma in modo semplice e nella sua espressione non presenta fatti rilevanti. Una hall situata sull’asse trasversale della casa, di fronte alla cucina, divide le aree sociali da quelle private.
Nella Maison de Week a Rambouillet, Le Corbusier afferma le sue teorie progettuali riguardo alla forma architettonica, formulando una serie di invariabili:
Composizione per elementi
La casa si basa sulla composizione di due volumi di gerarchie stabilite, un’ipotesi formale in cui un volume è subordinato a un altro di dimensioni e funzioni diverse.
Circolazione verticale come elemento leggibile
Il progetto espone due sistemi circolatori verticali: una rampa sul prospetto della strada e una scala sul prospetto posteriore. Entrambi gli elementi acquisiscono carattere figurativo e si esprimono all’esterno della scatola architettonica, ratificando la composizione stabilita nel progetto della struttura Dom-Ino, dove la circolazione verticale è formulata al di fuori della matrice tridimensionale.
Rampa come elemento architettonico
La Maison de Week a Rambouillet è il primo progetto in cui Le Corbusier utilizza la rampa come collegamento tra le piante. Questa entità definisce il tempo architettonico, inteso come un tempo relativo direttamente collegato al movimento, all’immagine sequenziale cinematica che favorisce il cambiamento di visione causato dall’inclinazione durante il transito.
Terrazza giardino
Nei prove progettuali delle case Citrohän precedenti a questo lavoro, la terrazza è l’espansione delle stanze situate all’ultimo livello. In Villa Rambouillet è definitivamente stabilito come un giardino terrazzato.
Il rituale di accesso
L’accesso principale alla casa è formulato tra la nascita della rampa e un muro che contorna la porta. Questa operazione crea una gerarchia di accesso, ma richiede anche una svolta per accedere a entrambi gli elementi. Propone un rituale che rende l’accesso un fatto rilevante. Un esercizio ricorrente nelle sue opere successive, stabilisce una colonna nel mezzo del passaggio, personifica un portico, stabilisce una porta a bilico che impedisce l’accesso libero per tutta la sua larghezza, ecc.
Questo progetto non costruito di Le Corbusier consente di cementare una necessaria indagine sulla genesi del suo metodo compositivo. La Villa di Rambouillet è un esercizio di progettazione che espone alcune delle strategie compositive che renderanno il lavoro di Le Corbusier il più grande lascito architettonico del 20° secolo.
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