Arredo urbano

Soluzioni per le smart cities

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Articolo di

Categoria

Design

Pubblicato il

03 Febbraio 2021

Per “gestione dell’arredo urbano”, si intende quel settore della progettazione che riguarda l’inserimento, all’interno dello scenario cittadino, di arredi mobili o fissi finalizzati alla corretta fruizione dello spazio comune. Si tratta di un aspetto molto importante che abbraccia numerose tematiche tra cui quella dell’illuminazione pubblica, delle attrezzature e dell’allestimento delle zone adibite a verde. Fanno parte di tale campo anche tutti i manufatti apposti per favorire il corretto flusso di utenti, come la segnaletica stradale e i dissuasori di traffico ed accesso pedonale e automobilistico.

Tale materia è disciplinata dal Regolamento per l’arredo ed il decoro urbano, di cui ogni comune dev’essere dotato. Questo strumento urbanistico non andrà solo a stabilire le disposizioni riguardanti le distanze minime da rispettare e la posizione dell’arredo, ma garantirà il decoro e la salubrità dello spazio urbano. Ad oggi la normativa italiana risulta essere frammentata ed ogni Regione adotta specifiche disposizioni studiate sulla conformazione del territorio, sui caratteri culturali e sulle esigenze sociali. Talvolta, possono esserci differenze anche a livello comunale. Tuttavia, alcune regole sono valide a livello nazionale: si tratta delle norme UNI relative ai sistemi di illuminazione pubblica e alle sedute inserite all’interno degli spazi collettivi. Inoltre, l’attuale normativa ha subito una parziale revisione, introducendo particolari misure nell’ottica della sostenibilità ambientale e dell’efficientamento energetico.

L’arredo urbano è oggi considerato tema cruciale nel dibattito sulle smart cities, le città intelligenti che sfruttano il progresso tecnologico per fornire servizi più performanti al cittadino. In tal senso, la segnaletica stradale e le componenti d’arredo diventano parte integrante ed interattiva di quel processo finalizzato a favorire la connessione tra utente e spazi che vive.
L’ambiente aperto con le sue componenti infatti, dev’essere concepito come un organismo vivente e dinamico in grado di plasmarsi sulle esigenze sempre mutevoli dei suoi fruitori.

CAM e arredo urbano

Spesso si è sentito parlare dei CAM e di come tali criteri ambientali minimi siano sempre più necessari nel settore della progettazione. Nel caso specifico dell’arredo urbano, si fa riferimento al DM del 5 Febbraio 2015 che ha introdotto l’obbligatorietà di rispettare specifici requisiti volti a favorire la salubrità e il rispetto per l’ambiente all’interno dello scenario urbano. Infatti, in favore di un’economia circolare che sappia fare buon uso delle risorse e sia in grado di evitare inutili sprechi ed inquinamento, si fa veto di utilizzare materiali e finiture tossiche o che possano apportare danno all’ambiente e all’incolumità personale.

Arredo urbano e progresso tecnologico

Con l’introduzione del concetto di “smart city”, oggi gli scenari urbani assumono particolare importanza e i manufatti che li caratterizzano sono progettati per garantire una migliore qualità di vita al cittadino. Grazie all’innovazione tecnologica infatti, l’arredo urbano contribuisce a dare un nuovo volto alle città e a restituire il senso di appartenenza rispetto al luogo in cui si vive.
Il concetto che sta alla base della progettazione integrata è rappresentato dalla connessione. Attraverso l’ottimizzazione delle risorse che si hanno a disposizione è possibile fornire servizi che permettano al cittadino di sentirsi più sicuro, informato e attivo nel processo di sviluppo dell’ambiente urbano. Per fare un esempio pratico, i sistemi di videosorveglianza oggi possono essere integrati all’arredo urbano ed allo stesso tempo possono comunicare 24 ore su 24 con le relative centrali operative, in grado di intervenire tempestivamente in caso di particolari situazioni di pericolo. Anche i numerosi display interattivi presenti in molte città, in corrispondenza di arterie ad ampio flusso o spazi collettivi, sono predisposti per informare e rendere partecipe il fruitore rispetto ciò che succede nelle strade e nelle piazze cittadine.

Un altro aspetto che interessa la progettazione dello spazio pubblico e dei manufatti che lo compongono, riguarda l’illuminazione. Molto spesso si assiste a veri e propri vuoti urbani e zone che sono poco sfruttate dall’utenza; si tratta di spazi che per ragioni estetiche o di sicurezza non raggiungono il potenziale che hanno e restano deserte. Una delle prime cause è proprio la luce: in mancanza di un’adeguata luminosità nelle ore notturne, si assiste alla desertificazione di zone avvertite come pericolose per la propria incolumità. Ne sono un esempio concreto i parchi, molto frequentati durante il giorno e vuoti la sera. Per ovviare a questo tipo di problema, si ricorre ad esempio a dispositivi luminosi dotati di sensori di presenza, in grado di regolare l’intensità luminosa a seconda del numero di utenti che viene riscontrato. Il motto “più siamo più illuminiamo” rende chiara l’idea di favorire anche la socializzazione e la frequentazione di aree pubbliche che in estate potrebbero essere sfruttate per eventi e rassegne. Tale soluzione garantisce anche un notevole risparmio in termini energetici e di conseguenza economici.

Esempio corretta illuminazione parchi che favorisce la frequentazione nelle ore serali - Tennessee - USA
Esempio di come la corretta illuminazione dei parchi ne favorisca la frequentazione nelle ore serali – Miller Park, Tennessee – USA

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Arredo urbano e sostenibilità

Il progresso crescente in termini di sostenibilità applicata all’ambito urbano, garantisce l’impiego di soluzioni studiate per il risparmio energetico. Si tratta di misure applicate anche all’arredo urbano, che sono in grado di sfruttare le risorse rinnovabili e in alcuni casi produrre energia. Infatti, sempre più spesso pannelli e film fotovoltaici sono integrati nelle pensiline del bus, nelle sedute nei parchi e ancora nei totem informativi. Tali elementi sono volti a convertire l’energia proveniente dai raggi solari in energia utile per alimentare l’illuminazione delle pensiline o i sistemi di ricarica per dispositivi mobili.

Panchina solare smart con sistemi per la ricarica dei dispositivi e panchina dotata di inserti verdi in grado di purificare l’aria all’interno delle strade cittadine
A sinistra: sedute solari smart con sistemi per la ricarica dei dispositivi
A destra: seduta dotata di inserti verdi in grado di purificare l’aria all’interno delle strade cittadine 

Anche la mobilità viene interpretata in chiave “green”, attraverso soluzioni che incoraggiano l’utilizzo di mezzi alternativi quali biciclette e auto elettriche. Oggi le strade cittadine ospitano sempre più stazioni di ricarica per le auto elettriche e rastrelliere per la sosta delle bici. Entrambi gli elementi saranno dotati di sistemi interattivi e polifunzionali, in grado di alimentare i mezzi, provvedere allo stallo necessario e fornire servizi aggiuntivi come info point, assistenza medica e stazione SOS per la sicurezza personale. In questo modo, oltre a migliorare la gestione e l’uso delle arterie urbane, grazie alla segnalazione di situazioni di congestione del traffico o lavori in corso, viene ottimizzata l’esperienza del cittadino che ne è il principale fruitore. Inoltre, è considerevole la diminuzione delle emissioni nocive di CO2 causate dall’uso smisurato dei classici automezzi, con una conseguente maggiore qualità dell’aria e della salute dei cittadini.

Dal punto di vista ambientale, è bene precisare come il netto miglioramento della qualità dell’aria sia accompagnato dall’incremento delle aree verdi pubbliche. A tal proposito è crescente la richiesta di spazi urbani destinati a parchi e giardini fruibili da parte della collettività. Si ritiene quindi necessaria una corretta progettazione di queste zone, completata dall’inserimento di un arredo rispettoso per l’ambiente ed esteticamente pregevole. Ad esempio, all’interno dei parchi urbani, talvolta vengono allestite aree sportive dove il cittadino può contribuire ad alimentare il sistema di illuminazione dei viali indispensabile durante le ore notturne. Attraverso l’attività fisica infatti, viene prodotta l’energia necessaria ai lampioni pubblici per diffondere la luce. La presenza di totem interattivi permette di informare l’utente riguardo alla quantificazione della sua attività dal punto di vista energetico. In questo modo il cittadino diventa parte integrante del sistema territoriale e contribuisce concretamente al suo corretto funzionamento.

Risulta evidente quindi, come si punti sempre di più all’ottimizzazione delle risorse rinnovabili all’interno dello scenario urbano, nell’ottica di fruire di spazi collettivi sempre più performanti.

Arredo e riqualificazione urbana

Purtroppo spesso, le componenti d’arredo che occupano le strade, le piazze e i parchi cittadini, sono considerate elementi accessori e trascurabili all’interno delle città. Tale considerazione è causata dall’inconsapevolezza di quanto sedute, cestini per la raccolta dei rifiuti, rastrelliere per bici, lampioni, attrezzature ludiche e sportive, siano indispensabili per la corretta vivibilità del territorio. La concreta dimostrazione di tale concetto è rappresentata dai progetti di riqualificazione di interi lotti urbani. Infatti, al fine di creare zone salubri, funzionali e in grado di aumentare la socialità, risulta essere indispensabile l’inserimento di zone attrezzate che favoriscano lo scambio e l’incontro.

È bene ricordare come un luogo privo di aree di ritrovo, dotato di sedute ed attrezzature, rappresenti un non-luogo, un vero e proprio vuoto urbano frequentato malvolentieri dalle persone. La riqualificazione della stessa area nella quale vengono inseriti elementi di vegetazione e arredo, porterà al recupero del senso di comunità, all’aumento dei flussi di utenza e ad una maggiore sicurezza per il cittadino. In alcuni casi, zone prima trascurate e ritenute marginali, diventano nuovi poli attrattori che oltre a beneficiare all’utente, sono potenziale volano socio-economico per l’intero quartiere.

Vediamo come alcuni esempi realizzati si fanno espressione concreta di quanto detto.

Kic Park – Shanghai, Cina –  Francesco Gatti – 2009

L’ambizioso progetto di riqualificazione di uno spazio considerato residuale, nella nuova zona universitaria all’interno della città di Shangai, ha portato alla costruzione di un piccolo parco inserito nel fitto tessuto urbano. Il lotto ha assunto un’identità forte e riconoscibile grazie alla presenza di una platea in legno che attraverso fluidi movimenti plastici si fa insieme di arredo urbano e spazi verdi. Il materiale naturale comunica strettamente con le sezioni di vegetazione, rare in una città dove la cementificazione ha preso il sopravvento. In questo caso l’arredo oltre ad assolvere la sua funzione, restituisce identità ad un’area altrimenti trascurata, ricreando uno spazio di incontro e di dialogo tra le persone.

Progetto Kic Park – Shanghai, Cina – Francesco Gatti – 2009
Foto: www.3gatti.com

Castello dei Doria – Dolceacqua (Imperia) –  LDA+SR – 2015

Il recupero dell’antico Castello di Dolceacqua ha previsto un progetto di riqualificazione dell’intera area, finalizzato a migliorare il rapporto del manufatto con il contesto nel quale si inserisce. A tal fine, ai piedi del castello è stata inserita una zona destinata a giardino pubblico, all’interno della quale sono state inserite alcune sedute per favorire la socialità e il recupero dell’area precedentemente abbandonata. L’arredo urbano è qui protagonista della valorizzazione del lotto e favorisce la fruibilità delle zone limitrofe al castello, aumentando i flussi dei turisti e degli abitanti locali.

Progetto di recupero dell’antico Castello di Dolceacqua (Imperia) - LDA+SR - 2015
Foto: Andrea Bosio

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