Come va con lo sviluppo del BIM? Dillo ad ASSOBIM
ASSOBIM ogni anno fotografa lo sviluppo della filiera BIM nell'edilizia italiana
ASSOBIM è l’associazione che si definisce la casa comune per il Building Information Modeling e ogni anno propone a professionisti e aziende un sondaggio in merito all’utilizzo del BIM.
Nata con lo scopo di promuovere il BIM e la digitalizzazione nella filiera dell’edilizia, ASSOBIM realizza da qualche anno un sondaggio rivolto a tutti gli attori dell’industria delle costruzioni con lo scopo di fotografare la situazione italiana in merito allo sviluppo della metodologia BIM.
Il questionario, gratuito e anonimo, si rivolge a imprese di costruzioni, società e studi di progettazione, agenzie immobiliari, imprese di manutenzione, pubbliche amministrazioni e enti, produttori di materiali e componenti per l’edilizia, università e centri di ricerca, società di servizi e consulenza in ambito IT, software e BIM.
Per prendere parte all’indagine non serve far altro che compilare il questionario online. Si darà così il proprio contributo alla successiva edizione del BIM Report 2021, che punta a tracciare lo sviluppo del BIM in Italia nel corso dell’ultimo anno e la percezione che hanno gli operatori di settore in merito alla sua rilevanza strategica.
Dal progetto alla digitalizzazione del cantiere, fino alla gestione dell’intero ciclo di vita del manufatto, il BIM investe tutto il comparto dell’industria delle costruzioni con ampie ricadute in termini di coordinamento, trasparenza, certezza di tempi, costi e metodi di esecuzione, nonché responsabilità definite e certificazioni. D’altro canto anche il nuovo codice degli appalti sta portando ad un progressivo obbligo di utilizzo dei processi BIM, quindi prima o poi, con le buone o con le cattive, la cosa va affrontata più o meno da tutte le professioni che ruotano attorno al mondo dell’edilizia e delle infrastrutture. C’è da capire a che punto è il nostro paese e ASSOBIM cerca di farlo procedendo dall’interno, ossia andando a chiederlo a chi a questo mondo appartiene.
Cosa contiene il questionario di ASSOBIM? Come farsi un’idea delle domande e degli esiti ai quali portano.
Per capire meglio di cosa si tratta, si può partire dal fatto che ASSOBIM sostiene la digitalizzazione dell’edilizia attraverso il BIM, l’OpenBIM e la collaborazione interdisciplinare nella progettazione, la gestione dell’intero ciclo di vita dell’opera costruita, quindi anche il questionario è uno strumento di promozione e sensibilizzazione verso questi temi.
Ma forse la cosa più semplice è dare un’occhiata ai risultati, ossia al BIM Report 2020, quello dell’anno scorso, disponibile nella sezione download di assobim.it assieme ad alcuni e-book e altri materiali interessanti in download gratuito.
Sfogliando il BIM Report 2020 si capisce che la categoria più interessata al BIM sono gli studi di progettazione, che da soli rappresentano oltre il 50% del campione, mentre sono quasi assenti le imprese di manutenzione e i committenti privati. Passi per quest’ultimi, ma il Facility management avrebbe parecchio da guadagnare dal BIM.
Quasi tutti sono dell’avviso che il BIM contribuirà a ridurre le varianti in cantiere risolvendo i difetti di progettazione, ma la fetta più grossa del campione dichiara di non utilizzarlo, tuttavia è in crescita la percentuale degli utenti BIM rispetto all’anno precedente (+6,7%).
Il 2019 sembra essere stato per parecchi l’anno della svolta nella scelta di implementare il BIM in azienda, in questo pare che il Decreto BIM del 2017 abbia avuto un discreto peso e si riduce sensibilmente anche la percentuale di chi non lo usa ancora utilizzato nei suoi progetti. L’architettura è il settore in cui il BIM riscontra il maggior successo, più che nelle strutture, impianti, infrastrutture, recupero e energia messi assieme. Comunque continua a crescere il fronte di chi ha in programma di adottare il BIM nei prossimi 1-5 anni, così come coloro che valutano vantaggioso l’utilizzo del BIM nei progetti affrontati nell’ultimo anno in termini di riduzione di tempi/costi.
Risultano invece frammentario il panorama delle fonti di informazione sul BIM, con scarso apporto di ordini, istituzioni e università, mentre i più si affidano al “fai da te” tra siti internet, media di settore, colleghi e consulenti. Una diversificazione che da un lato conferma l’attualità dell’argomento, ma dall’altro raffigura una certa carenza di punti di riferimento precisi e condivisi.
Seguono maggiori dettagli sviluppati in ben 24 tabelle relative alle domande del questionario, arricchiti dall’iniziale presentazione del progetto e dei dati raccolti. Il BIM Report di ASSOBIM rappresenta quindi un interessante spaccato di un settore in fermento, che vale la pena di essere preso in considerazione e al quale fornire il proprio apporto rispondendo al questionario ASSOBIM 2021.