Casa massimalista
La soluzione perfetta per creativi che amano sperimentare
Il celebre motto “Less is more” coniato da Ludwig Mies van der Rohe, si rifaceva alla filosofia minimalista, secondo la quale l’ornamento è inutile e l’essenziale costituisce la vera bellezza. Tale corrente divenne presto conosciuta in tutto il mondo e ancora oggi trova ampio consenso in molti campi come quello della moda e dell’interior design. Ma se invece si sostenesse l’esatto opposto? Se si cambiasse rotta appoggiando uno stile che dia ampio spazio al decoro, al colore ed alla fantasia? Il 2023 è l’anno dello stile massimalista e con esso, del ritorno allo sfarzo e alla creatività.
Ma vediamo ora in cosa consiste questa tendenza e quali sono i caratteri che la contraddistinguono.
Peculiarità
Se dovessimo riassumere la tendenza massimalista in una sola parola potremmo dire “commistione”. Infatti, per coloro i quali si apprestano a scegliere l’arredamento massimalista non vi saranno regole da seguire ma semplici accorgimenti finalizzati ad ottenere un risultato il più possibile armonico.
L’aspetto più difficile sarà quello di calibrare i contrasti di colore, di forme e di materiali ma una volta appreso questo, gli ambienti risulteranno essere unici nel loro genere e personalizzati al massimo.
Un po’ come lo stile eclettico, quello massimalista prende spunto da molte correnti e mescola elementi anche contrastanti tra loro, talvolta tendendo all’eccesso ed alla pomposità tipica del periodo barocco. Perfetto per collezionisti ed esperti d’arte, è proprio di case colme di oggetti e dall’arredo ricco e variegato.
Uno dei principali scopi è quello di stupire ed attirare l’attenzione degli avventori che visitano la casa e la osservano quasi come quando ci si trova all’interno di un museo.
L’obiettivo che ci si pone è quello di trasmettere positività e attuare scelte che rispecchino la personalità di chi vive gli spazi. La progettazione di una casa massimalista è un continuo work in progress, dove il proprietario diventa anch’egli progettista poiché è sempre in evoluzione, pronta a cambiare e ad arricchirsi di nuove componenti. Per questo motivo, è impensabile progettare gli ambienti in modo definitivo e occorre entrare nell’ottica che con il trascorrere del tempo gli spazi diventeranno sempre più suggestivi e pregevoli, grazie all’aggiunta di oggetti, ricordi di viaggi passati e pezzi di antiquariato. Tuttavia, è bene tenere anche a mente che le scelte contrastanti devono assicurare in ogni caso un buon equilibrio, al fine di evitare sgradevoli effetti caotici.
Risulta quindi importante prevedere un fil rouge che leghi ogni ambiente e che rappresenti la logica secondo la quale sono state attuate le scelte dell’intero spazio abitativo.
Nonostante si tratti di una tendenza che fa dell’unicità la sua stessa ragione d’essere, vi sono alcune caratteristiche ricorrenti che la renderanno riconoscibile:
- accostamento di colori anche contrastanti;
- combinazioni materiche;
- mescolanza di trame, texture e grafiche nei complementi d’arredo;
- ricchezza nelle decorazioni;
- ripresa di stili ed epoche diverse: dai dettagli dorati tipici degli anni ’30, ai pattern floreali ed effetti ottici degli anni ’70, fino alle geometrie anni ’80.
Colore
Il primo protagonista della tendenza è il colore: intenso, vivace, variegato; deve trasmettere energia e dare carattere all’ambiente, a partire dai suoi gusci. C’è chi preferisce mescolare colori molto diversi tra loro, chi sceglie invece due toni principali per poi giocare sulle sfumature. Il segreto sta nell’osare accostando sapientemente le tinte dell’arredo e dei complementi a quelle di pavimenti e pareti. Non solo vernici, ma anche carte da parati jungle o geometriche e rivestimenti dalle innumerevoli texture, daranno un tocco personale e molto colorato alla casa.
Materia
È la sostanza, quello che rende ogni cosa tangibile e caratteristica. I materiali tipici dell’arredo massimalista dovranno essere variegati e molto lavorati. Il legno, nelle sue numerose essenze, garantirà qualità senza tempo agli ambienti e si adatterà perfettamente a complementi dallo stile anche molto diverso tra loro.
I metalli potranno contribuire a dare un tocco più moderno e luminoso, mentre i tessuti naturali e non, daranno forte personalità agli spazi grazie ai motivi ed alle particolari lavorazioni. Pelli, pizzi, frange e velluti saranno poi gli alleati perfetti per l’“effetto wow”.
Decoro
Direttamente dalla corrente barocca, le decorazioni faranno la differenza nell’abitazione massimalista: le mensole diventano espositori per vasi e porta candele dal sapore antico, gli scaffali illuminati con luci d’accento mettono in risalto soprammobili vintage e preziosi oggetti da collezione.
Le pareti si vestono di specchi dalle cornici dorate ed intarsiate e di quadri acquistati al mercato dell’antiquariato. Anche le piante potranno essere presenti ed in abbondanza, l’importante sarà spaziare con numerose tipologie e disporle ad altezze diverse così da non lasciare inutili vuoti nell’ambiente. Il plus valore sarà dato dalle specie appese, in grado di arredare anche i muri con un tocco tutto verde o floreale.
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Luce
Per garantire confort ad un ambiente è bene non trascurare mai l’aspetto illuminotecnico: che sia naturale o artificiale, la luce permette di vivere lo spazio in modo pratico e agevole. Nella scelta degli apparecchi ci si potrà sbizzarrire, scegliendo lampade da terra, da tavolo, sospensioni e applique. La cosa di fondamentale importanza è sceglierle in stili, forme, colori e materiali diversi.
Una volta appreso come mantenere il giusto equilibrio, la scelta delle componenti della casa massimalista sarà un viaggio da intraprendere ponendosi sempre come obiettivo il fatto che la stessa dovrà rappresentare la personalità di chi la abita e di chi contribuirà a costruirla giorno dopo giorno.