Cnosso: la costruzione dietro la leggenda
L'opera architettonica più importante di Creta
Il Palazzo di Cnosso è sicuramente l’opera architettonica più importante di Creta, seguito da quelli di Mallia e Festo.
Cnosso si trova a pochi chilometri da Heraklion, uno dei centri maggiori dell’isola.
La leggenda vuole che la sua posizione risulti tale, per la sua vicinanza al monte Ida, ovvero il luogo in cui, secondo il culto, Zeus venne nascosto e protetto da sua madre Rea, per evitare che egli potesse essere divorato dal padre, Crono, il quale aveva già divorati gli altri figli.
Il Palazzo fu costruito nel 2000 a.C. e distrutto secoli dopo da una catastrofe naturale.
Sui resti del primo palazzo, di origine minoica, se ne costruì un secondo, riportato alla luce nel recente 1903 dall’archeologo Arthur Evans.
Come tutti i palazzi dell’isola, anche quello di Cnosso aveva la particolarità di essere privo di fortificazioni.
Edificato su una zona collinare, esso era un edificio vasto, esteso per 20.000 m².
Comprendeva infatti un totale di 1300 stanze, disposte su più piani attorno ad una sorta di corte centrale, in realtà un vero e proprio cortile delle dimensioni di 50×25 metri, dentro il quale si manifestavano rituali religiosi e celebrazioni per giochi acrobatici.
Nonostante l’epoca non rappresentasse una delle età di maggior sviluppo, il Palazzo di Cnosso poteva vantare servizi di lusso, quali acqua potabile ed un efficiente sistema fognario.
Ma il Palazzo, non era soltanto la dimora reale, bensì si trattò del primo centro polivalente dell’epoca. Oltre alla Sala del trono, di cui è tutt’ora visibile la seduta reale ed al Megaron della Regina, infatti, vi sono gli uffici dei funzionari, fitti magazzini e botteghe.
Era ricco di colonne dipinte di rosso, mentre tutte le pareti interne erano affrescate, anch’esse con colori vivaci.
L’affresco più famoso, tra quelli presenti lungo le pareti maestose del Palazzo di Cnosso, rappresenta il salto del toro, un gioco particolarmente diffuso a Creta, nel quale i Cretesi potevano dimostrare le loro abilità di coraggio e destrezza sfidando dei tori. Ma, diversamente dalle attuali corride, dal discutibile gusto, il salto del toro era un gioco privo di sangue, in quanto non prevedeva che i tori (considerati sacri) fossero abbattuti dal “torero” di turno.
La sua grandezza e la complessità della struttura fanno sì che al Palazzo di Cnosso venga solitamente associato il mito del Labirinto del Minotauro, costruito da Dedalo e suo figlio Icaro ed all’interno del quale il reMinosse rinchiuse proprio la creatura.