Cristina Paci
Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica
Nuova Residenza Sanitaria Assistita RSA per Bagheria. Complesso Villa Serradifalco
Tesi di Cristina PaciE-mail: cpaci90@gmail.com
Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Architettura - Laurea Magistrale a ciclo unico, classe LM_4
Laboratorio di Progettazione Esecutiva dell'architettura Dipartimento di Tecnologia dell'architettura
Relatore: Prof. Giuseppe De Giovanni
Correlatori: Prof.ssa Francesca Scalisi; Dott.ssa Biancamaria Guarnieri
A.A. 2013 - 2014
La tesi mira al riuso di un edificio che fa parte di un complesso monumentale appartenente alla Villa Serradifalco sita a Bagheria in contrada Montagnola Serradifalco. La Villa è stata realizzata dai Duchi Lo Faso nella seconda metà del 1700 su un’area dove originariamente sorgeva un antico baglio fortificato. L'intero complesso ha subito diverse stratificazioni stilistiche e funzionali ed oggi si configura come memoria passiva e decadente del passato. Collocata alle pendici della Montagnola Serradifalco, all’interno di un area a forte impatto paesaggistico, la Villa, con il suo imponente volume, costituisce l’edificio principale di una serie di corpi contigui e si presenta ad oggi in condizioni di grave degrado strutturale ed architettonico. All’interno del complesso è presente un nucleo di recente costruzione che ospita l’associazione O.N.L.U.S. “Casa di riposo la Trasfigurazione”.
L'organizzazione non lucrativa di utilità sociale ha avviato degli interventi di restauro conservativo solo di una parte del complesso antico, sebbene l’intera area, necessiti interventi di restauro a livello generalizzato ed una profonda continuità stilistico architettonica. L’intero complesso risulta avere una conformazione a corte che favorisce un collegamento continuo lungo i lati interni per migliorare il sistema dei percorsi e l’utilizzo di tutte le parti. Su questi dati sono state formulate le ipotesi d’intervento che hanno riguardato la ricostruzione della Casa di Riposo e la conversione in RSA (Residenza Sanitaria Assistita) dell’edificio moderno, ed il recupero del complesso storico attraverso nuove e più consone destinazioni d’uso. Sono stati formulati nuovi percorsi, e collegamenti per una migliore accessibilità da parte degli anziani e dei Caregivers.
Il progetto è stato studiato in più fasi: La prima fase ha riguardato lo studio del morbo di Alzheimer e le ripercussioni che l'ambiente provoca sull'anziano nelle diverse fasi della malattia. La seconda fase ha interessato la scelta del luogo in base a criteri precedentemente studiati, adeguati all'utenza presa in esame. Un'ulteriore fase di analisi del sito, ed una quarta fase progettuale indirizzata al recupero del complesso storico favorendo più consone destinazioni d'uso quali: ambienti da destinare allo svolgimento delle terapie ausiliarie, poliambulatori specifici, centro di formazione per operatori e caregivers. Infine, un'ultima fase di dettaglio tecnico-costruttivo ha riguardato lo studio di sistemi strutturali e tecniche di costruzione a diverse scale d'intervento 1:50, 1:20,1:10.
Cristina Paci
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