Fondazione Querini Stampalia
Carlo Scarpa - Fondazione Querini Stampalia, Venezia Italia, 1961-1963
Nel 1949 il Consiglio di Presidenza della Fondazione Querini Stampalia decide di dare inizio al restauro di alcune parti del Palazzo.
Manlio Dazzi, direttore della Fondazione, affida a Carlo Scarpa il compito di risistemare una parte del piano terra ed il giardino sul retro del palazzo che si trovano in uno stato di estremo abbandono e degrado.
Il progetto viene realizzato solo dieci anni dopo con la direzione di Giuseppe Mazzariol, amico e sostenitore del maestro veneziano.
Mazzariol desidera incentivare l'organizzazione di attività culturali e riorganizzare l'ingresso del Palazzo portandolo sulla facciata e sul Campiello Querini Stampalia. Identifica quindi proprio nel piano terra (e nel retrostante spazio all'aperto) reso inutilizzabile dalle frequenti invasioni dell'acqua marina, le sale destinate ad esposizioni, convegni ed altre iniziative.
L'intervento di restauro di Scarpa si basa su un misurato accostamento di elementi nuovi e antichi e su una grande maestria nell'uso dei materiali.
L'acqua è protagonista: dal canale su cui si affaccia il palazzo, entra nell'edificio attraverso paratie che corrono lungo i muri interni; si trova in giardino in un'ampia vasca a più livelli in rame, cemento e mosaico e in un piccolo canale ai cui estremi si trovano due labirinti scolpiti in alabastro e pietra d'Istria. (vedi il video delle graziose fontanelle)
L'opera del grande maestro dell'architettura italiana del '900, a Palazzo Querini Stampalia si articola su quattro temi: il ponte, che rappresenta il più leggero arco di congiunzione realizzato a Venezia negli ultimi secoli; l'entrata con le barriere di difesa dalle acque alte; il portego e il giardino.
Tra il 2006 e il 2008 l'area Carlo Scarpa è stata oggetto di un rigoroso intervento conservativo.
Fonte: www.querinistampalia.org