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Matteo Cornaglia

Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica

L'ARCHITETTURA NELLA CRESCITA INTELLETTUALE DEI BAMBINI: Progetto di una Scuola Materna nel quartiere di "Piedra Roja" - Comuna di Colina (Cile)

Tesi di Matteo Cornaglia

E-mail : matteocornaglia@libero.it  
POLITECNICO DI TORINO (II Facoltà di Architettura - Corso di Laurea Specialistica in Architettura)
PONTIFICIA UNIVERSIDAD CATÒLICA DE CHILE (Facultad de Arquitectura, Diseño y Estudios Urbanos) 
Relatori: - Paolo Mellano (Italia)   /   Patricio Schmidt Correa (Cile)
A.A. 2012 - 2013

Nella progettazione architettonica la forma e la funzione devono essere una sola, in maniera da costituire un tutto indivisibile, dove il disegno finale fonda i parametri estetici e formali con quelli nettamente funzionali. Questo lavoro cerca di trovare il giusto equilibrio tra le sfide della progettazione architettonica - sfide spaziali e costruttive – e quelle materiali, strutturali, bioclimatiche, legislative ed estimative.
L’obiettivo di questo progetto di Laurea è quello di sviluppare il progetto di una vera e propria scuola materna costruibile al 100%, senza perdere di vista l'importanza dell’ambiente naturale, e quindi dell'ambiente costruito (architettura), i quali hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'individuo, soprattutto durante l'infanzia. Lo sviluppo dell' intelligenza avviene dalla relazione triangolare tra il corpo di uno, il corpo di un altro e dell' oggetto (ambiente come oggetto). Questo suppone un dialogo tra l'uomo e l'ambiente costruito, che mette in luce la semiotica importanza del suddetto oggetto.
Il rapporto tra il bambino e il suo ambiente si presenta come un sistema di comunicazione-significato (semiotica), che richiede la comprensione della figura dell’ambiente come linguaggio. La comunicazione con il mezzo (ambiente) dipende quindi, da quanto sia interessante la percezione del suddetto linguaggio da parte del pargolo. È così necessario studiare nel dettaglio le caratteristiche percettive dell’utente di una Scuola Materna, per stabilire un linguaggio architettonico che generi un dialogo e in questa maniera riesca a far partecipare in forma attiva l’edificio nel processo di crescita intellettuale.