Guida base: la progettazione del giardino
Consigli pratici per avvicinarsi alla progettazione dello spazio aperto
La progettazione del giardino, come spazio aperto, riveste un ruolo importante per il suo corretto utilizzo in termini di fruibilità e vivibilità, condizioni necessarie per far si che lo stesso venga effettivamente vissuto.
A seconda della dimensione dello spazio possiamo parlare di progetto di paesaggio per spazi molto estesi oppure di giardino per spazi di dimensioni più ridotte.
I giardini a seconda della loro collocazione ad esempio se rurali, suburbani o di piccole dimensioni, possono differire tra di loro a causa di alcuni elementi chiave.
Nel caso dei giardini suburbani, in genere molto spaziosi, possono avere sullo sfondo degli elementi che completano la vista del giardino stesso e che vanno lasciati inalterati, oppure nel caso dei giardini piccoli in città potrebbe essere necessaria una schermatura con sempreverdi o alberi per nascondere punti poco gradevoli.
In tutti i casi un aspetto essenziale è quello di osservare lo spazio, tenendo conto dell’aspetto fisico, del luogo, della sua dimensione, delle sue vicinanze e connessioni con l’intorno.
Il libro la poetica dei giardini, (1991) è uno dei libri più interessanti per cogliere strategie e mosse compositive per la progettazione dello spazio. Il progetto dello spazio esterno risulta come un insieme di componenti estetiche e di conoscenza dei suoi tratti caratteristici che si configura come un’estensione architettonica dello spazio casa.
La progettazione dello spazio esterno si compone di diverse fasi, la prima è la ricognizione dello stato di fatto dei luoghi attraverso l’analisi del contesto.
Questi dati necessitano di una continua interazione tra gli spazi, sia per quanto riguarda la fase ideativa che fase di realizzativa.
Si può incominciare da una buona bibliografia, da una serie di interviste ai fruitori del futuro spazio aperto, da una raccolta di fotografie e schizzi e la scelta di questi varia in base al risultato che desideriamo ottenere nel caso di un giardino pubblico.
Nel caso di un giardino privato invece, l’osservazione e l’ascolto è un punto fondamentale in una prima fase.
In primis è utile disporre di una planimetria dello stato di fatto dei luoghi, che unito a rilievo planimetrico, ingrandimento dell’aereo fotogrammetria, ci aiutano a comprendere almeno in una prima fase i punti caratteristici, siano essi da valorizzare o da migliorare, del sito.
La progettazione della fase di rilievo come strumento di conoscenza dei luoghi è un aspetto fondamentale per la corretta acquisizione e catalogazione dei dati; questo ci aiuterà nelle successive fasi di studio del progetto.
In quest’ottica il progetto sulla Scarzuola in Umbria e relativo progetto di rilievo è un esempio che può rivelarsi utile per lo studio preliminare.
La Scarzuola tra idea e costruzione – Rappresentazione e analisi di un simbolo tramutato in pietra di Alfonso Ippolito
COLLOQUIO CONOSCITIVO
Di solito la fase di colloquio conoscitivo con la committenza suggerisce spunti e necessità da considerare all’interno del progetto, può essere utile appuntare in questa fase suggestioni e condurre l’intervista con delle domande mirate preventivamente preparate.
Nell’analisi delle esigenze, si individua un elenco di funzioni necessarie, la determinazione di zone o parti del giardino particolari, oppure l’utilizzo di un colore particolare o di un materiale caratteristico.
In genere è utile comprendere se ci sono materiali, colori o arredi che suscitano un interesse particolare sia esso positivo che negativo, da tenere conto in fase di progettazione.
Sopralluogo
Si possono realizzare diversi tipi di sopralluoghi da svolgersi anche in tempi differenti a seconda delle informazioni che dobbiamo ottenere ed in base all’entità dell’opera che stiamo realizzando.
In fase di sopralluogo preliminare è utile tener conto sia della posizione geografica che del contesto in cui ci troviamo sia esso in termini architettonici che vegetazionali utili per la progettazione.
Inoltre, la morfologia del terreno, il tipo di vegetazione esistente, le condizioni climatiche, i punti caratteristici di visuali e panorami, andranno a definire quelli che sono i punti fermi da cui cominciare.
AUTORIZZAZIONI E VINCOLI
Nella fase iniziale del progetto, è utile, se non indispensabile consultare i regolamenti comunali e verificare la presenza di particolari restrizioni per il quale occorrono permessi, autorizzazioni o vincoli attivi sull’area.
In genere le autorizzazioni vengono richieste per la costruzione di piscine, serre, spostamenti di terra e variano a seconda del Comune e dello specifico regolamento.
In caso di realizzazione di elementi strutturali invece è necessario, come negli edifici, l’autorizzazione da depositare al genio civile, oppure la verifica per la zona sismica.
Per gli allacci delle utenze bisogna tenerne conto sia se già predisposti sia se devono essere effettuati preventivamente. In quest’ultimo caso deve essere richiesta un’autorizzazione alla società competente, qualora siano già disponibili invece bisogna tenerne conto quando si vanno ad effettuare degli scavi.
Nel caso dei vincoli, in genere riportano eventuali accorgimenti da utilizzare per la progettazione o limitazioni e di norma sono soggetti ad autorizzazione.
CONCEPT
In genere la sintesi dei dati pervenuti dalla fase di sopralluogo e dalla ricerca di eventuali vincoli ed autorizzazioni necessarie, viene elaborato attraverso uno schema concettuale planimetrico del giardino che sintetizza aree continue, sovrapposte e specifiche correlazioni tra le parti. In questa fase non è necessario essere accurati nel disegno e nella rappresentazione in quanto la priorità è quella di individuare le specifiche funzioni degli spazi e degli elementi e come dialogano tra di loro a livello organizzativo, piuttosto che estetico.
Funzione e praticità
L’aspetto fondamentale nella definizione del progetto è quello di identificare le funzioni da cui prenderanno vita le forme. Un giardino per essere ben progettato deve essere necessariamente pensato come un’entità unica, dove tutti gli elementi sono al posto giusto. Come è buona norma il concetto della semplicità è sempre da preferire a spazi molto carichi.
Per dosare bene i pieni e vuoti si può utilizzare la legge dell’equilibrio, dove alle masse più grandi, nel nostro caso alberi ed arbusti, si contrappongono visivamente oggetti più pesanti, come muri ed edifici.
PROGETTAZIONE GENERALE
Dopo aver definito le funzioni si incomincia a disegnare gli elementi progettuali tenendo conto anche della vicinanza dei punti caratteristici, identificati nello studio di concept preliminare.
In questa fase è utile cominciare ad organizzare lo spazio in maniera più approfondita, tenendo conto della percentuale della copertura a prato, oppure della parte pavimentata in base anche alla manutenzione di esso.
Successivamente incominciare a collocare le zone con i dettagli delle reciproche funzioni, come ad esempio la zona pranzo, lo specchio d’acqua, una zona d’ombra, un giardino d’inverno, un pergolato ed infine un parcheggi per la sosta delle autovetture.
Come ultimo passaggio a seguito della definizione della tipologia di vegetazione si inizia definire il sistema del verde è un corretto smaltimento delle acque meteoriche.
Punti focali
Il punto focale è una vista o più di una che valorizza il giardino e lo caratterizzano. In genere è sempre differente in quanto è un aspetto proprio del luogo che lo lega al contesto in maniera imprescindibile rendendolo unico. I punti focale sono semplici e possono essere una statua, un gioco d’acqua, una macchia di colore di un’aiuola, un panorama o perfino un albero in particolare.
La progettazione sarà rivolta allo stesso facendo in modo che le parti si adattino ad esempio con dei percorsi, vegetazione, cambio di quota altimetrica.
PROGETTAZIONE DEL VERDE
La progettazione del verde tiene conto sia delle specifiche funzioni che delle esigenze funzionali e di manutenzione desiderata. Nella scelta delle piante si tiene conto della posizione geografica, dell’orientamento rispetto al sole e la funzione che si vuole assegnare alla vegetazione come ad esempio schermatura visiva, ombreggiatura, delimitazione, effetto scenico.
Le piante possono essere scelte in base al calendario delle fioriture e all’alternanza di queste al variare delle stagioni. In genere è utile concentrarsi sulle fioriture delle piante nelle stagioni in cui viene vissuto maggiormente lo spazio.
Nella scelta e progettazione della vegetazione, la scelta delle piante e dei relativi accostamenti deve tener conto di diversi principi in equilibrio tra di loro quali:
Eterogeneità: può essere declinata nella sua accezione del termine per dimensione della pianta, colorazione delle fioriture, tipologia di foglia e colorazione del fogliame ecc…
Punti Particolareggiati: sono elementi particolari che possono attrarre l’attenzione, li vedremo nel dettaglio più avanti.
Ritmo: è la relazione dimensionale degli elementi che attraverso una sequenza scandisce lo spazio e ne controlla il graduale mutamento di forme, colori e spazi.
Scala e Rapporti: nel progetto il rapporto con le misure e relativo dimensionamento ne definiscono obiettivi funzionali ed estetici a seconda delle priorità. In un giardino con una particolare vista, ad esempio, il progetto verterà su rapporti dimensionali minimi dando priorità alla vista verso il paesaggio circostante.
Bilanciamento, come vedremo più avanti nello specifico è composto da l’alternanza di pieni e vuoti. Ad un elemento scultoreo di medie dimensioni, contrapponiamo un elemento vegetale di piccole o medie dimensioni in relazione allo spazio a disposizione.
Less is more: come ci indica Ludwig Mies van der Rohe.
Nel creare il giardino alcuni errori più comuni in una prima fase può essere il disordine o un accostamento cromatico non perfettamente riuscito. Per ovviare a questo problema potrebbe essere utile utilizzare una tavola cromatica con i colori già presenti come quelli delle murature, delle pavimentazioni, dei tessuti e del verde e provare ad accostare a quelli proposti per una scelta più consapevole
Nella scelta delle piante gioca un ruolo fondamentale anche la tipologia di piantumazione per disposizione. In genere la sistemazione a quinconce non è altro che l’impianto di specie poste ai vertici di triangoli equilateri.
In questo modo anche in caso di diverse altezze le piante sono tutte ugualmente visibili oltre che avere un aspetto più omogeneo e compatto.
SCHEMA DELLA VARIAZIONE STAGIONALE E UTILIZZO DEL COLORE
Per la scelta della pianta va considerata sia l’età al momento dell’impianto, che a sviluppo della crescita.
Esistono diverse tipologie di piante con differenti tempi di crescita, se ne deduce che qualora si necessita di un giardino già “pronto” si utilizzeranno specie più adulte.
Il vantaggio di inserire piante di età più giovane invece è quello della maggiore facilità di attecchimento e di adattabilità al contesto, oltre in termini di durabilità della pianta stessa (età della pianta).
La scelta delle piante inoltre può variare anche in base alla manutenzione ed il relativo rapporto costi/benefici.
Non esiste una scelta giusta o sbagliata, ma possiamo parlare piuttosto di una scelta consapevole. Attraverso il supporto di uno specialista, come un architetto del paesaggio oppure di un agronomo è possibile essere aiutati nella scelta.
LA SCELTA DEI MATERIALI
I materiali che compongono il giardino, che siano essi pavimentazione piuttosto che arredi devono essere scelti in maniera accurata tenendo conto della qualità del materiale stesso in relazione agli agenti atmosferici e della comodità in primis.
L’utilizzo di materiali resistenti equivale a un risparmio in termini di comfort e di tempo. Inoltre, gli arredi e i materiali artificiali contribuiscono ad ottenere un’uniformità di linguaggio del giardino.
In questo caso si potrà intervenire con forme e materiali differenti abbinandoli esattamente come nella progettazione ad esempio di un soggiorno.
IRRIGAZIONE E ILLUMINAZIONE
Per ultimo in fase di progettazione ma primo come elemento in fase di realizzazione è il tema dell’illuminazione e dell’irrigazione.
L’impianto di irrigazione può essere di tre tipologie:
Fuori terra, con goccia, interrato. La tipologia di irrigazione fuori terra e quella di uso più comune ed è quella più semplice da realizzare, infatti l’acqua viene trasportata tramite distribuzione di getti d’acqua o di lance.
Il sistema di irrigazione a goccia e composto da un tubo principale e relativi snodi con dei fori. Il tubo viene appoggiato vicino la pianta ed è generalmente fuori terra per favorire la manutenzione dello stesso, consente inoltre anche l’indicazione a getto o a scomparsa.
La scelta da effettuare viene fatta in relazione alla tipologia di piante, alla forma del giardino, alla portata della rete idrica.
L’impianto di illuminazione è una parte importante del giardino, in quanto permette la sua fruizione nelle ore notturne. In questo caso bisogna tener conto delle funzioni e definire le tipologie di luce che può essere più diffusa in zone come prati aiuole e siepi, oppure più intensa nelle zone dedicate alla convivialità.
In commercio esistono diverse tipologie di corpi illuminanti che variano per tipologia di illuminazione, rapporto estetico, e rapporto funzionale.
Foto di copertina di Izuddin Helmi Adnan su Unsplash
Manuale di progettazione del giardino: F. Zagari