Il verde come struttura
La struttura generale del parco
“L’immagine della città, la sua chiarezza, forza e identità dipende in larga misura dal sistema di spazi pubblici che la struttura...”
Krier, 1975
In questa ipotesi di disegno di sistemazione del verde urbano, le alberature hanno una funzione strutturante, cioè hanno la capacità di dare da sole un disegno alla città, si propongono in maniera lineare, determinano masse piene o vuote, segnano e creano volumi, spazi e percorsi.
Alla costruzione della forma del progetto urbano contribuiscono allo stesso modo sia i “pieni” dell’edificato, che i vuoti dello spazio di città: le piazze, le strade, i viali, i nuovi spazi di socializzazione, i parchi, i giardini, i belvedere, i parcheggi, gli orti e i corsi d’acqua.
Allo spazio non edificato è affidato un ruolo portante per il funzionamento della città, un sistema di connessioni ambientali e naturali che includono una serie di episodi progettuali, luoghi di “rifugio” di incontro, di socializzazione, di consumo di servizi e di uso di attrezzature.
In questo modo il verde assume il ruolo di elemento di ricomposizione della forma urbana, un sistema unitario, una trama verde di spazi interconnessi complementari alla rete di spazi pubblici determinati dall’edificato.
Alcuni elementi di testo e spunti sono tratti da:
La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano
di Roberto Cassetti
Ombra comfort evapotraspirazione mitigazione
INFRASTRUTTURA VERDE URBANA
COS’È E COME FUNZIONA?
Per infrastruttura verde urbana si intende una rete multi-funzionale che in città assolve a diverse funzioni:
ecologica, perché collega gli elementi naturali e semi-natura-li (parchi, corsi d’acqua, canali, aree vegetate e permeabili), migliorando la qualità ambientale e la biodiversità della città, anche rispetto alla migrazione delle specie animali;
- paesaggistica e storico-culturale, perché connette gli spazi aperti, i beni storici e culturali e le aree verdi (piazze, monumenti, giardini, parchi urbani, strade alberate, orti…);
- di accessibilità e fruizione pubblica, perché connette in sicurezza tra loro attività ricreative e lavorative attraverso per-corsi pedonali e ciclabili;
- di connessione con gli spazi periurbani, perché integra la campagna all’ambiente urbano.
L’infrastruttura verde urbana è costituita dall’integrazione di questo sistema di reti che tutte insieme determinano la multifunzionalità dell’infrastruttura verde e la sua qualità. L’infrastruttura verde agisce quindi con maggiore efficacia sotto di-versi profili: biodiversità, resilienza della città alle temperature estreme (onde e isola di calore) e agli eventi di pioggia intensa, comfort termoigrometrico delle persone, socialità, fruibilità e vivibilità degli spazi pubblici, movimento…
COME PROGETTARLA E REALIZZARLA?
Per progettare e realizzare un’infrastruttura verde urbana occorre sviluppare il concetto di rete fisica a diverse scale prendendo in conto anzitutto gli elementi invarianti esistenti:
- naturali e seminaturali, come fiumi e corsi d’acqua e aree boscate;
- spazi verdi pubblici, come parchi e giardini e aree sportive;
- filari alberati;
- giardini e orti, pubblici e privati;
Individuate le invarianti dell’infrastruttura verde occorrerà verificare e definire tutti gli spazi e gli elementi di progetto – piccoli o grandi, pubblici o privati – che possono connettere le parti attraverso elementi puntuali e lineari:
- intervenendo sulle sezioni stradali, desigillando il suolo e inserendo alberature e spazi vegetati (alberi, arbusti, prati rustici, ecc.);
- creando giardini della pioggia (a bordo strada, nelle piazze e parcheggi);
- promuovendo la multifunzionalità degli spazi verdi (servizi eco-sistemici, socialità, giardini condivisi, orti urbani…);
- intervenendo negli spazi pubblici interstiziali, di risulta, e trattandoli con adeguati dotazioni vegetali;
- fornendo indicazioni per la gestione del verde privato.
La capacità degli spazi vegetali di influenzare lo stato termico è dimostrato che dotazioni verdi adeguatamente connesse (in modo particolare attraverso gli alberi quando formano una rete continua vegetata) hanno una capacità di termoregolazione superiore alla semplice somma della capacità di ciascuno di loro.
Fonte: Rigenerare la città con la natura
Strumenti per la progettazione degli spazi pubblici tra mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
Valentina Dessì, Elena Farnè, Luisa Ravanello, Maria Teresa Salomoni
L’autore dell’immagine di copertina è: elenabs su Depositphotos.com