La Spa

Tra benessere ed innovazione

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Approfondimenti

Pubblicato il

14 Marzo 2019

1 – Evoluzione delle pratiche termali

Impero Romano

Il termine Spa che oggi racchiude in sé tutte quelle azioni finalizzate alla cura del corpo, sembra avere una duplice origine. Secondo alcuni, si tratta dell’acronimo derivante dalla locuzione latina “salus per aquam” che sta a significare la salute ottenuta attraverso l’uso dell’acqua. Secondo altre fonti, la parola Spa troverebbe origine nell’omonima ed antica cittadina belga frequentata durante il XVI secolo per le sue acque dalle proprietà purificatorie. Proprio grazie alla presenza delle acque termali molte cittadine riscossero un buon successo sviluppandosi ed arricchendosi grazie alla costruzione delle prime terme.

Nell’antica Roma queste strutture erano viste come luoghi di ritrovo e relax dove risollevare mente e corpo dalle fatiche quotidiane. Differenziate a seconda dell’utenza a cui erano destinate, le terme si distinguevano tra quelle molto frequentate, più caotiche e rivolte al popolo e quelle più piccole e ricercate, riservate ai personaggi più influenti del tempo.
Presto l’evoluzione delle tecniche e delle soluzioni adottate per il riscaldamento delle acque, permise la diffusione delle terme all’interno della città e l’Impero Romano le esportò nei territori colonizzati.

Per quanto riguarda gli schemi planimetrici e la disposizione degli ambienti interni, le terme Romane seguivano principi universali indipendentemente dal luogo in cui si collocavano.
La successione delle varie funzioni si specchiava direttamente sugli spazi che in armonia tra loro, andavano a costituire un vero e proprio percorso di purificazione. L’elemento acqua ed il rito del bagno ad esso associato, costituivano il fulcro principale dell’intero percorso.                  
Ad una minuziosa progettazione degli ambienti funzionali, non corrispondeva però la maestosità in facciata: infatti i complessi termali apparivano spogli e privi di ornamento per stupire i visitatori solo una volta fattovi ingresso.

Giunti all’interno, si trovava l’apodyterium ovvero lo spogliatoio, dove il visitatore poteva porre in nicchie laterali i propri indumenti. Da questo momento aveva inizio il vero e proprio percorso termale in stanze umide e dal calore persistente.

Gli ambienti che si susseguivano erano i seguenti:               

  • Calidarium da calidus = caldo > sezione destinata ai bagni in acqua calda e ai bagni in vapore
  • Tepidarium da tepidus = tiepido > sezione destinata ai bagni in acqua tiepida
  • Frigidarium da frigidus = freddo > sezione destinata ai bagni in acqua fredda
  • Natatio > piscina

Si trattava di una disposizione fissa e prestabilita al fine di garantire percorsi che soddisfacessero esigenze specifiche. A corollario dell’edificio si trovavano i cortili adibiti a palestra, provvisti di portici e alcuni locali dove era possibile trovare sollievo dopo l’attività fisica, grazie a massaggi e trattamenti. Inoltre, erano presenti giardini ed in alcuni casi biblioteche, sale conferenze e tempietti.

Uno degli esempi più celebri e rappresentativi dell’epoca Imperiale è costituito dalle Antiche Terme di Caracalla risalenti al 212-217 d.C. Conosciute anche come “Thermae Antoninianae” dal nome dell’imperatore Caracalla (Marco Aurelio Severo Antonino Bassiano), subirono numerosi interventi ed ampliamenti nel corso della storia. Per alcuni periodi la struttura venne adibita ad altri usi: area agricola, cimitero, cava di materiali pregiati. Nella fase del suo più grande splendore, il complesso misurava 337 x 328 m ed era in grado di accogliere al suo interno 1500 persone. Con un recinto porticato, di cui non si hanno più tracce, ospitava moltissimi ambienti dedicati a svariate funzioni curative.                  
Tra lo spazio esterno occupato dal recinto e quello interno, si trovavano giardini estesi ed organizzati secondo disegni precisi. Negli ambienti interni erano collocate cisterne con una capacità di 80.000 litri contenenti acqua a sufficienza per i vari trattamenti corporei.

Grande attenzione venne data ai dettagli ed alle finiture di pavimenti e pareti arricchiti da mosaici bicolore e pietre rare. Il percorso, diviso in due sezioni speculari e destinate rispettivamente ai fruitori uomini e alle donne, si riuniva in un’unica soluzione in corrispondenza del “tepidarium”, ambiente temperato di dimensioni contenute.

Spa Terme di Caracalla: planimetria e foto aerea
Planimetria generale del complesso delle terme di Caracalla e vista aerea nello stato attuale
Fonte: http://www.capitolivm.it/meraviglie-di-roma/terme-di-caracalla

La caduta dell’Impero Romano causò l’arresto dello sviluppo dei siti termali che accusarono un periodo di crisi anche a causa delle leggi restrittive del Cristianesimo che vietavano l’ozio ed il piacere del corpo. La ripresa si ebbe nel Medioevo, periodo durante il quale la società tornò ad apprezzare gli scopi benefici delle acque termali.
Nel XIX secolo i centri assunsero grande importanza ai fini curativi e per essere raggiunti facilmente, vennero perfezionate le linee di comunicazione ferroviaria e stradale in tutto il territorio Europeo.                                                  
Con il trascorrere del tempo, le terme assunsero sempre maggiore importanza, divenendo oggi centri benessere dove ci si occupa della cura del corpo e dell’anima a 360°.

La tradizione dell’hammam a Istanbul

Dalla fusione tra la tradizione Romana e quella Ottomana nacque la pratica dell’hammam diffusasi nel 600 d.C. Sono numerosi i riferimenti alla religione islamica secondo la quale attraverso la purezza dell’animo e la pulizia del corpo ci si può avvicinare al Dio Supremo Allah.

Dal punto di vista architettonico, il bagno turco ricalca i medesimi ambienti interni delle terme ma con dimensioni complessive molto più ridotte. In facciata si presenta come una moschea priva di aperture e con alla sommità cupole e camini per la fuoriuscita continua del fumo prodotto dal vapore interno. Analogamente agli spazi funzionali delle terme, vi si trovano tre ambienti:

  • Camekan, ingresso dove si consuma in tranquillità una tazza di tè, ci si spoglia e si riceve il “pestemal” tessuto per coprirsi
  • Sogukluk, spazio di transizione tra l’esterno e l’interno
  • Hararet, fulcro dell’hammam, stanza dalla temperatura elevata e ricolma di vapore

Si tratta di un luogo caro al sesso femminile, infatti vi si svolgeva la cerimonia precedente al matrimonio e oggi si celebrano rituali igienici, estetici e terapeutici.
Prerogativa fondamentale è quella del mantenimento della pulizia di spazi e vasche d’acqua, come impone la legge sacra. Il percorso é effettuato in due aree distinte tra uomini e donne; al centro della stanza principale si trova il göbek tasi, pietra di marmo di grandi dimensioni scaldata dal basso. Gli edifici adibiti al bagno turco si presentano accoglienti, con archi e cupole e gli ambienti si distinguono in zone relax e zone per lo scrub della pelle.

Sin dall’antichità oltre ad essere la struttura simbolica per la comunità musulmana, si è affermato come luogo di purificazione e catarsi totale.
Esempio di magnificenza assoluta è rappresentato dall’Hammam turco di Istambul Cağaloğlu, costruito nel 1741: è uno dei più grandi della città, esempio di architettura barocca.
I due ingressi differenziati per sesso si trovano l’uno sulla strada principale (uomini), l’altro sulla via laterale (donne). La Camekan del bagno turco è sormontata da una grande cupola e da essa si estende il corridoio che porta alla zona calda, sollevata da otto colonne.
Al centro della stanza si trova la grande pietra in marmo su cui ci si adagia per i massaggi. I bagni turchi possiedono interni particolareggiati e dettagli che rimandano all’estetica orientale: grandi lampadari a sospensione dalle trame forate, specchi, marmi e fontane monumentali.

Spa: bagno turco Cagaloglu a Istanbul, sezione dell'impianto e foto
Sezione del bagno turco Cağaloğlu  e vista della sala centrale dell’hammam
Fonte: http://www.skyscrapercity.com  –  http://cagalogluhamami.com

2 – La Spa oggi: tipologie e caratteristiche 

La Spa privata 

Oggi, per contrastare la vita frenetica di ogni giorno, cresce sempre più la necessità di dedicare il proprio tempo libero al benessere ed al relax. Si è fatta strada la richiesta frequente di inserire aree dedicate a questo tipo di attività anche all’interno delle dimore private. A seconda della disponibilità spaziale, sarà possibile ricreare l’ambiente giusto per ogni singola necessità. Si va dalla riconversione del bagno in ambiente relax, nel caso di spazi esigui, fino a veri e propri centri benessere privati nel caso di grandi metrature. Occorre comunque, seguire alcuni consigli pratici per una corretta installazione delle strutture finalizzate alla cura del corpo.

Inizialmente è importante capire dove collocare la zona benessere stando attenti in quanto l’ambiente produrrà molta umidità. Primo elemento da considerare è il pavimento che dev’essere impermeabile all’acqua: a tal scopo le superfici ricoperte da piastrelle, come quelle del bagno, saranno perfette. Altro fattore fondamentale è costituito dalla ventilazione dell’ambiente che dev’essere assicurata per garantire il ricambio dell’aria evitando il ristagno di acqua ed umidità. 

All’interno delle case private solitamente sono collocate sauna, doccia e vasca idromassaggio. Si tratta degli elementi base per ricreare un vero e proprio percorso benessere. 
La sauna richiede temperature elevate, intorno agli 80° e per questo è necessario che sia sempre affiancata da una doccia in grado di refrigerare il corpo e ristabilire la corretta pressione sanguigna. Spesso la doccia diventa cromoterapia grazie all’aggiunta di un sistema di luci colorate in grado di stimolare i sensi e rilassare l’anima. Infine non potrà mancare la vasca idromassaggio: di conformazione diversa, avrà costi e consumi commisurati alle dimensioni.

Anche la scelta di materiali e colori per l’ambiente bagno avrà un ruolo fondamentale: colori tenui e neutri, materiali naturali e superfici lisce contribuiranno a mantenere una sensazione di tranquillità e pace. La differenza più rilevante nell’avere la fortuna di godere di una piccola Spa in casa propria e nel dovere recarsi in centri specializzati, consiste nell’evitare l’imbarazzo nella condivisione di spazi intimi con persone sconosciute. 

La spa privata con sauna e vasca idromassaggio
Esempi di ambiente bagno con sauna e con vasca idromassaggio – Foto destra: www.designmag.it

Grandi Centri benessere

Le strutture dedicate interamente alla cura del corpo, oggi sono in continua crescita nei territori urbani, periurbani, nelle località marine e montane. Si tratta di complessi di grandi dimensioni che offrono una vasta scelta di servizi all’utenza che li frequenta.

Alla base dell’intero iter progettuale si pone la coerenza che il centro benessere deve avere con il contesto in cui si colloca. Archetipi e materiali sono ripresi dalla tradizione locale e rivisitati in chiave moderna grazie all’uso di tecnologie innovative.

All’interno di un centro benessere non possono mancare sauna, bagno turco, doccia emozionale, piscina, vasca idromassaggio, sale relax ed ambienti speciali studiati ad hoc. 
Progettati per offrire un’esperienza memorabile, i wellness club si pongono come obiettivo quello di rigenerare mente e corpo di coloro che ne fanno visita. Secondo un’ottica olistica, questo tipo di struttura deve offrire molteplici servizi in grado di ristorare mente e corpo nella loro globalità. La cura del corpo parte dal percorso tra sauna e bagno turco per concludersi nei trattamenti estetici e riabilitativi. 
Spesso, nel caso di centri che sorgono in luoghi pregevoli, le soluzioni progettuali sono volte a ricreare un continuum tra ambiente interno ed esterno.

Ne sono un celebre esempio le Terme di Prè Saint Didier, affacciate sul Monte Bianco e divenute le più frequentate in Italia, grazie alla ricchezza delle acque locali in grado di dare benefici tonificanti e rilassanti. L’edificio storico risalente al 1800, è stato conservato ed ampliato raggiungendo i 500 mq suddivisi su tre piani fuori terra ed un piano interrato. Tra i molteplici servizi, si possono annoverare la piscina esterna per osservare il paesaggio montano e il solarium fruibile durante la stagione estiva.

La spa: terme di Pre Saint Didier
Vista del complesso delle Terme di Prè Saint Didier – Fonte: www.aostavalleycard.it 
La Spa: terme di Pre Saint Didier, vasca interna
Terme di Prè Saint Didier: vasca interno-esterno Fonte: www.booking.com
La Spa: terme di Pre Saint Didier, vasca interna

Spa interne alle strutture alberghiere 

Si tratta di una pratica che trova oggi largo impiego: l’inserimento di Spa e centri benessere all’interno di una struttura ricettiva. Se da un lato questo tipo di intervento può garantire una maggiore visibilità e un valore aggiunto all’albergo rispetto ai suoi competitors, dall’altra è fondamentale prestare attenzione alle scelte progettuali. Scelte azzardate infatti, potrebbero causare costi insostenibili nella gestione futura. Tuttavia, se si opera con consapevolezza e responsabilità, pianificando l’intervento con professionisti preparati, i vantaggi saranno molteplici. Primo tra tutti, il potenziamento di complessi che normalmente funzionerebbero solo nel periodo estivo e che grazie all’aggiunta di Spa al chiuso diventano fruibili durante tutto l’anno. 

Solitamente i locali in questione vengono collocati o nello spazio interrato o nell’attico dell’hotel dov’è possibile godere del panorama circostante. La scelta di aprire la Spa anche ad utenti esterni rispetto alla struttura alberghiera, determinerà la necessità di dimensioni adeguate ad un flusso di utenza maggiore.
In ogni caso, ciò che importa veramente, è che l’insieme albergo-centro benessere venga progettato al fine di garantire coerenza ed offrire un’esperienza multisensoriale e memorativa. Inoltre, il centro dovrà soddisfare esigenze diversificate: dal pernottamento alla cena, dal massaggio al fitness, tutto deve susseguirsi con armonia. Per chi volesse godere del benessere della Spa ma con riservatezza, la scelta potrà ricadere sulle strutture dotate di suite con sauna ed idromassaggio privati, al fine di ottenere grande relax nel pieno rispetto della privacy. 

La spa Hotel Caesar Augustus di Capri: terrazza e interni
Solarium a picco sul mare e vasca idromassaggio interna ad una suite dell’Hotel Caesar Augustus di Capri
Fonte: www.capri.net

Spa interne alle palestre

Analogamente alle strutture alberghiere, anche nel caso delle palestre si può rilevare la soluzione che prevede l’inserimento di una Spa. Ad esempio, oggi si stanno diffondendo le palestre per sole donne nelle quali agli spogliatoi vengono addizionati spazi dedicati a bagno turco, sauna e doccia emozionale. Si tratta di centri wellness dove ci si può dedicare alla cura e alla bellezza a 360°; dall’attività fisica al massaggio, dai trattamenti estetici al percorso tra vapori ed acqua, tutto è studiato per recuperare l’equilibrio psico-fisico. 

È una nuova concezione della palestra, non vista più tanto come luogo dello sforzo fisico e della fatica ma del relax e del benessere. Il binomio attività fisica-trattamenti viene oggi considerato ottimo rimedio per curare corpo e mente. Per quanto riguarda la conformazione spaziale, è bene dividere la zona fitness da quella wellness attraverso una sala relax dove riposare dopo l’attività sportiva e sorseggiare una tisana in attesa del percorso Spa.
Questi ambienti inoltre devono essere dotati di docce fruibili tra un momento e l’altro dell’esperienza. 

Palestra Ceresio7 GYMSPA a Milano
Palestra e Spa interni al centro Ceresio7 GYM&SPA di Milano – Fonte: www.ceresio7gym-spa.com

3 – Linee guida per una buona progettazione 

Dal punto di vista progettuale, le Spa e i Centri benessere costituiscono tipologie particolari per le quali occorre considerare molteplici aspetti. Esiste in merito una vera e propria guida, la Guide to Hydrothermal Spa Development Standard che, introdotta dal Global Spa &  Wellness Summit, stabilisce gli standard da rispettare durante l’iter progettuale. Si tratta di un prontuario tecnico e professionale in grado di ovviare ai problemi riscontrati durante la progettazione di aree umide quali saune, bagni turchi e complessi termali. 

Durante la fase preliminare occorre effettuare uno studio di fattibilità che consideri l’intervento dal punto di vista economico, funzionale e gestionale. È necessario considerare anche i più piccoli dettagli al fine di raggiungere un risultato soddisfacente e sostenibile nel tempo. La redazione di un business plan, dovrebbe essere prassi antecedente a qualsiasi tipo di intervento; è fondamentale infatti considerare i competitors ed i servizi aggiuntivi che la struttura in questione dovrà offrire per fare la differenza, i costi di realizzazione e di gestione nel tempo. Questo perché è importante assumere consapevolezza sulle tempistiche necessarie a recuperare le somme utilizzate per gli investimenti. Purtroppo talvolta, scelte poco ponderate sono costate il destino fallimentare di questi centri. Per questo motivo è corretto ragionare consapevolmente in termini di sostenibilità ed efficienza economica, adoperando scelte che massimizzino le prestazioni garantendo tuttavia, costi contenuti.   
Vi sono alcuni principi fondamentali che devono guidare la progettazione del centro estetico e di seguito ne vediamo alcuni.

ESTETICA FUNZIONALE

Prerogativa di ogni Spa o centro benessere che si rispetti, è quella di stupire con meraviglia l’utenza così da lasciare un ricordo memorabile.
Tuttavia, la spettacolarizzazione dello spazio non deve mai sacrificarne la funzionalità: gli ambienti devono essere sfruttati al meglio al fine di assicurare alte performance garantendo qualità e bellezza. Il messaggio da trasmettere è quello di essere approdati in uno spazio dove il relax la fa da padrone e dov’è possibile prendersi una pausa dai ritmi frenetici della quotidianità. A tal fine, sono determinanti alcuni accorgimenti nella scelta del design e delle finiture interne. È bene preferire l’andamento curvilineo dell’ambiente e le forme tondeggianti dei complementi d’arredo, poiché garantiscono il raggiungimento di un buon livello di comfort psico-fisico.

Anche i materiali e le cromie devono essere misurati a seconda della loro funzione e dell’immagine che vogliono trasmettere; colori caldi, tinte accoglienti, mosaici impermeabili nelle zone bagnate dall’acqua e legno avvolgente nelle cabine destinate ai fruitori che desiderano più privacy. 
Lo stesso concetto vale per l’illuminazione e l’acustica, l’una calibrata al fine di non accecare l’utente ma ricreare un’atmosfera rilassante, l’altra per assicurare un buon isolamento specialmente nelle zone relax. Tutto deve formare un insieme armonico e funzionale ad un’esperienza di pace e tranquillità. 

ELEMENTO ACQUA

La caratteristica che contraddistingue Spa e centri wellness è la presenza costante dell’elemento acqua, simbolo di vita e purificazione di corpo ed anima. I trattamenti idroterapici vengono realizzati grazie all’inserimento di docce, bagni turchi, vasche idromassaggio e saune che garantiscono benefici senza eguali. 

Questa valenza simbolica tuttavia, porta conseguenze da non sottovalutare in fase progettuale: l’umidità va controllata e gestita al fine di non danneggiare le strutture in esame. Infatti la compresenza di acqua e calore può causare fenomeni di umidità e successiva condensa, dannosi per i macchinari indispensabili al centro benessere. Per evitare tali spiacevoli inconvenienti, è indispensabile controllare la temperatura mantenendola costante, stabilire il giusto tasso di umidità ed assicurare la corretta aerazione degli ambienti. In questo modo è più semplice raggiungere un comfort ambientale ottimale secondo il quale la temperatura è pari ai 27° con un tasso di umidità del 70%. Tuttavia è impossibile prevenire la formazione di umidità e per questo è necessario ricorrere a soluzioni che impediscano di danneggiare pareti e strutture. 

A tal proposito, l’uso di materiali impermeabili come vetro e derivati, risulta essere un ottimo compromesso in questo tipo di ambiente se addizionato all’impiego di materiali isolanti che garantiscono comfort termico, contribuendo al risparmio energetico. Inoltre è necessario l’inserimento di specifici deumidificatori in grado di assorbire l’umidità in eccesso. 
Vediamo ora le tappe che costituiscono il percorso idrotermale.

  • SAUNA
    Trattamento che attraverso il calore contribuisce al ricambio cellulare, favorisce la circolazione ed ha effetti psico-terapeutici. Si tratta di una pratica molto antica ed ancora oggi diffusa che fornisce svariati benefici grazie a tecnologie innovative. 
    Dal punto di vista formale si presenta come un box chiuso in legno naturale, accogliente e versatile in quanto può essere costruito ad hoc per soddisfare esigenze specifiche. Le sedute interne sono anch’esse in legno a bassa conducibilità termica e devono assicurare una distanza di 60 cm tra un utente e l’altro. 
    La ventilazione all’interno della cabina è indispensabile e garantita grazie a ricambi di aria fresca esterna ed aria calda interna (solitamente 8 ricambi orari).
    Oggi è possibile fruire della classica sauna finlandese ma anche di alcune tipologie molto particolari come la sauna aromatica, quella ad infrarossi e la sauna al sale.
  • BAGNO TURCO
    Negli ultimi anni ha trovato grande riscontro ed ospita il rituale dell’hammam; si tratta di un trattamento che prevede un elevato tasso di umidità, talvolta pari al 100%. 
    Per questo motivo i materiali utilizzati per le sue finiture devono essere perlopiù impermeabili: ceramica, porcellana, graniti. Il bagno turco solitamente è costituito da un modulo prefabbricato in polistirene rivestito di cemento e rinforzato da pannelli in fibra di vetro su tutte le pareti. Le sedute sono in pietra e mantengono una temperatura pari a 40°, ci si può anche stendere per godere di massaggi rilassanti.
  • IDROMASSAGGIO
    L’azione benefica dell’acqua era conosciuta anche in epoca romana, quando i cittadini solevano frequentare le terme durante il momento dell’“otium”. 
    Oggi, tutte le spa dispongono di almeno una vasca idromassaggio utile per depurare il corpo, stimolare il metabolismo e il sistema circolatorio grazie all’azione dell’acqua che viene distribuita attraverso getti contenenti aria e ozono. 
    La vasca idromassaggio si presenta come un’unità che può essere prefabbricata o realizzata in opera in cemento armato. Quest’ultima è più resistente e dal design più versatile e flessibile alla conformazione spaziale dell’ambiente nel quale si colloca. 
    La struttura è dotata di bocchette idromassaggio, impianto di filtrazione, sistema di dosaggio dei prodotti utilizzati per disinfettare e filtrare l’acqua e illuminazione. 
    Per quanto riguarda le bocchette, il trattamento viene differenziato in base ad esse e a tal fine ne esistono di diverso tipo: bocchette a getto rettilineo, a rotazione lenta e a rotazione veloce. Per quanto riguarda l’illuminazione invece, occorre prestare attenzione alla tipologia, al colore e alla collocazione delle fonti luminose poiché in grado di ricreare effetti molto diversi tra loro.
     
  • DOCCIA EMOZIONALE
    Si tratta di una soluzione innovativa ed utilizzata per la cromoterapia in quanto co-niuga l’azione dell’acqua al colore, alla luce, agli aromi e talvolta ai suoni. Grazie a questo mix funzionale vengono coinvolti contemporaneamente i cinque sensi, garan-tendo un benessere psico-fisico a tutto tondo. Dal punto di vista strutturale, la doccia può essere realizzata in opera in c.a. o EPS con finiture in svariati materiali. Vengono poi inseriti gli impianti idraulici con variazione di temperatura e quelli cromoterapici con led colorati e dall’intensità luminosa variabile.
  • PERCORSO ACQUATICO – PERCORSO KNEIPP (Vedi disegni dwg)
    Il percorso prevede il passaggio dall’acqua calda a quella fredda, stimolando i sensi e garantendo benefici per la circolazione. È possibile camminare in vasche rettangolari disposte in modo da ricreare percorsi accessibili da una persona alla volta. Il pavimen-to viene dotato spesso di pietre stondate e piacevoli al tatto che garantiscono una sorta di massaggio plantare al passaggio del fruitore. Al termine del percorso si trova una scaletta per la risalita al centro benessere.

RELAX E AMBIENTI DEDICATI

Il relax è l’elemento attorno al quale ruota l’intera organizzazione della Spa, il fine ultimo della progettazione e lo scopo per il quale il visitatore frequenta il centro. 
Gli spazi devono essere concepiti come luoghi dove trovare sollievo dalle fatiche quotidiane e per questo motivo vengono inseriti veri e propri ambienti speciali a completamento del percorso benessere. Studiati nei minimi dettagli, grazie a scelte illuminotecniche, di design e disposizione, assolvono al compito di rilassare mente e corpo dell’utenza. 

  • GROTTA DEL SALE
    Realizzata su misura, pareti e soffitto rivestiti di sale, la grotta ricrea un microclima ideale, molto simile a quello marino. L’haloterapia, la terapia del sale, negli ultimi anni ha ottenuto largo consenso ed è per questo che è sempre più facile trovare questo tipo di ambiente in città e godere dei suoi benefici. La temperatura deve aggirarsi attorno ai 18°- 24° e l’umidità deve mantenersi costante e pari al 50%. 
    Le finiture interne vengono scelte nell’ottica di ricreare una vera e propria grotta naturale. Vengono inoltre posizionati comodi lettini sui quali ci si può adagiare e rilassare godendo degli effetti benefici di sale e iodio. 
  • AREA RELAX
    Disposto in posizione strategica rispetto al percorso benessere, è lo spazio dove ci si può ristorare su lettini gustando tè e tisane purificanti. La scelta dei materiali naturali, delle finiture curate, della diffusione di luci e suoni riposanti è studiata al fine di garantire il miglior benessere per la persona. Nell’area relax sarà possibile trovare chaise longue, poltroncine, lettini e pouf accompagnati da piani d’appoggio per buffet light.

ILLUMINOTECNICA

La luce costituisce l’elemento base per la progettazione di ambienti in cui è prerogativa creare ambientazioni in grado di emozionare e rilassare i fruitori. Occorre concepire il centro benessere nella sua totalità, optando per poche sorgenti luminose ma posizionate in maniera strategica piuttosto che per molti apparecchi che rischiano di sovra illuminare l’ambiente. Elemento d’impatto, pur sempre legato alla funzionalità spaziale, la luce dev’essere calibrata e scelta con cura a seconda dello scopo. Ad esempio, nelle aree relax non deve esserci nessun effetto d’abbagliamento ma una luce diffusa, calda e d’ambiente. 
I colori invece la faranno da padrone nelle docce emozionali, zone dove la luce va orientata verso le pareti creando suggestioni e piacevoli sensazioni. Diversa è poi la necessità nei corridoi e nei passaggi dove l’utente deve vedere bene per orientarsi senza però rimanere abbagliato. In tal caso sono perfetti i segnapasso e i faretti d’incasso a parete. 
Oggi una particolare attenzione viene data alla scelta di apparecchi studiati per il risparmio energetico e di conseguenza economico. Soprattutto nel caso di grandi strutture funzionanti tutto il giorno e talvolta anche la sera, è importante optare per led di qualità ma dai consumi più contenuti rispetto alle tradizionali lampadine. 

ACUSTICA

Come la luce, il suono costituisce elemento decisivo per l’esperienza wellness.  
Suono e silenzio si alternano secondo ritmi scanditi e precisi, durante il percorso di relax. 
È fondamentale quindi, già in fase preliminare, adoperare alcuni accorgimenti nelle scelte progettuali in grado di assicurare il confort acustico consono all’ambiente. Infatti sono molteplici gli elementi di disturbo interni ed esterni alla struttura: i macchinari, gli impianti, i rumori esterni ecc.
Vi sono alcune soluzioni costruttive in grado di assorbire il rumore e garantire la qualità acustica degli spazi:

  • pannelli fonoassorbenti inseriti nelle pareti e nei controsoffitti;
  • impianti posizionati lontano dalle aree relax;
  • sistemi insonorizzanti per schermare i rumori provenienti dall’esterno.

L’attenta analisi dell’inquinamento acustico e delle cause dello stesso, permette così di contrastarne l’effetto dannoso al benessere della persona, grazie all’inserimento di misure studiate per garantire il fonoisolamento. 

4 – Distribuzione spaziale

Spa e centri benessere sono luoghi del relax e del piacere e questo è il concetto che deve gui-dare l’intero iter progettuale. Occorre ricordare che la disposizione dello spazio interno definisce l’intera esperienza del fruitore. Per questo motivo, unitamente a tutti gli elementi di illuminotecnica, acustica e design è di estrema importanza per il buon funzionamento della struttura.

Durante la fase preliminare, occorre stimare i flussi di utenza previsti, distinguendoli per sesso e fascia di età. In questo caso specifico, l’analisi ha un peso maggiore poiché si viene a creare un rapporto diverso tra gli utenti in quanto ci si trova in una situazione più intima, in un ambiente chiuso e con pochi indumenti personali.

Lo studio dei rapporti interpersonali è determinante per la distribuzione degli spazi e per la scelta dei complementi d’arredo. Infatti, è necessario mantenere le giuste distanze tra le persone che non si troveranno così a dover affrontare spiacevoli imbarazzi. 
Ad esempio, gli spazi di sosta dovranno essere capienti e conformi ai tempi previsti durante il percorso benessere, mentre le sedute dovranno assicurare una distanza minima di 60 cm tra un sedile e l’altro.
Le funzioni devono essere correttamente distribuite, senza tuttavia imporre un percorso definito, da effettuare in tempi stabiliti, poiché il visitatore deve sentirsi libero di vivere l’esperienza senza costrizioni. Occorre fornire una vera e propria esperienza sensoriale grazie alla quale ci si possa abbandonare al riposo senza pensieri. 

A partire dall’ingresso nella struttura, il cliente dev’essere accolto in un ambiente gradevole, pulito e curato nei dettagli. Si tratta della prima sensazione provata che deve stupire e soprattutto colpire il visitatore che, in questo modo, vorrà farvi ritorno. È così che la progettazione non rimane fine a sé stessa ma risulta utile e piacevole nel medesimo tempo, garantendo un guadagno anche in termini economici. Area successiva è quella degli spogliatoi: trattandosi forse, del luogo più intimo dell’intera spa, occorre fornire tutti i servizi accessori, garantendo in maniera costante la privacy. In questo ambiente si trovano solitamente armadietti con sistema di sicurezza, proporzionati al flusso di persone previsto nella struttura, sedute comode per il cambio della persona, lavabi con specchi e accessori per l’asciugatura dei capelli, docce e servizi igienici.

Nella fase seguente inizia il vero e proprio percorso benessere; le dimensioni delle componenti della Spa dipendono dalla disponibilità spaziale della struttura. Sauna, bagno turco, vasche idromassaggio, percorsi d’acqua, docce emozionali e affini, devono essere distribuiti al fine di facilitare la libera circolazione e l’uso privo di regole e tempi prestabiliti. Non devono esservi elementi di ostacolo alla fruizione delle attrezzature e dev’essere garantita l’accessibilità  da parte di tutti. A tal proposito, come molti luoghi destinati alla collettività, anche i centri benessere devono adeguarsi il più possibile alle normative in materia di disabilità.

Proprio perché la salute psico-fisica è un diritto di tutti, le strutture devono prevedere rampe di accesso, ampi ingressi, servizi e spogliatoi con docce di dimensione adeguata ed ascensori in caso di distribuzione multipiano. Al termine del percorso, si trovano le salette relax, dove ci si può ristorare su chaise longue o divanetti sorseggiando una tisana. 
È quindi fondamentale assicurare una corretta distribuzione degli ambienti per garantire la libertà di movimento ed il conseguente benessere. La cura per i dettagli, la scelta funzionale  ma allo stesso tempo estetica, caratterizzano i fondamenti per la buona riuscita di una Spa e il suo successo nel corso degli anni. 

La spa: schema distributivo degli ambienti funzionali
Schema distributivo degli ambienti funzionali di un’ipotetica Spa
Fonte: Global Wellness Institute “Guida allo standard di sviluppo delle terme idrotermali”

5 – Scelte materiche

Per quanto riguarda la scelta dei materiali, all’interno della Spa è fondamentale che essi resistano all’azione di acqua, umidità e vapori. Inoltre, sono indicati materiali durevoli nel tempo, in previsione di un uso frequente e diversificato. Poiché questi ambienti devono garantire la massima igiene, è importante che la pulizia delle superfici sia semplice e pratica. 
Vediamo di seguito alcuni dei materiali più utilizzati nelle odierne Spa. 

  • POLISTIRENE
    Viene utilizzato per la costruzione dei pannelli prefabbricati che andranno a costituire la struttura delle stanze umide in analisi. Si tratta di elementi isolanti che vengono rivestiti da cemento e rinforzati con fibra di vetro in entrambi i lati. La scelta è dettata dalle prestazioni ottimali di questo tipo di materiale che è in grado di resistere all’umidità prevenendo la formazione di muffe e corrosione. Inoltre, le proprietà isolanti e la facilità di assemblaggio in loco ne fanno una soluzione perfetta.
  • LEGNO
    Impiegato nella costruzione delle cabine per la sauna e nei complementi d’arredo delle sale relax, è un materiale presente in commercio in svariate finiture. 
    Per quanto riguarda i blocchi sauna, le pareti interne e quelle esterne sono entrambe costituite da legno rigorosamente naturale. Poiché si tratta di un ambiente dove l’escursione termica è molto elevata, non è possibile impiegare qualsiasi tipo di legname ma solo qualità in grado di adattarsi ai mutamenti di temperatura. Ne è un esempio l’abete nordico che viene utilizzato per la fabbricazione delle saune finlandesi dall’aspetto più rustico. 
    Molto diverso dall’abete è l’hemlock canadese, legno più pregiato e dal colore caldo, impiegato anch’esso nelle saune. Quello che si presenta come uno dei materiali più antichi esistenti in natura, viene impiegato anche negli arredi interni al centro benessere, soprattutto nelle sale relax dove il tasso di umidità è inferiore rispetto agli altri ambienti. Ad esempio è facile trovare chaise longue e sdraio in legno non trattato, dalle forme sinuose che permettono una tranquilla pausa in un ambiente armonioso e naturale.
  • PIETRA NATURALE
    La pietra è il materiale che trova maggiore impiego in questo tipo di struttura perché possiede le proprietà adatte ed evoca l’ambiente naturale. A partire da pavimenti e rivestimenti, fino a sedute e piani d’appoggio, la pietra è un materiale versatile che resiste alle temperature elevate ed all’umidità. Disponibile in commercio in svariate colorazioni e tipologie, è in grado di donare all’ambiente un aspetto naturale, integrandosi bene con gli altri materiali impiegati come vetro e ceramica.
  • CERAMICA
    Si tratta di una sostanza molto utilizzata per il rivestimento di pareti e pavimenti all’interno delle Spa. Le piastrelle devono essere antiscivolo sulle superfici di calpestio per assicurare la sicurezza degli utenti.
    I materiali ceramici vengono largamente impiegati anche perché facilmente igienizzabili. La superficie liscia infatti, facilita la manutenzione e le fughe tra una piastrella e l’altra vengono chiuse ermeticamente per evitare la formazione di batteri. Infine, la disponibilità sul mercato di svariate finiture permette la scelta di prodotti che si adattano bene ad ogni specifico progetto.
  • RESINE SINTETICHE
    Sono molto utilizzate poiché presentano numerosi vantaggi rispetto ad altri materiali come marmo, ceramica e cotto; esse infatti sono molto resistenti, idrorepellenti ed ecologiche. Inoltre, sul mercato vi sono innumerevoli varianti che permettono di raggiungere ottimi risultati volti ad emulare legno, pietra e marmo.
  • TESSUTI
    Le fibre tessili naturali vengono impiegate nei complementi d’arredo, nelle sedute delle sale relax e nei lettini destinati ai trattamenti benessere, poiché sono meno esposti all’azione di acqua e vapori. Occorre che i tessuti siano traspiranti e piacevoli al tatto.

6 – Innovazione tecnologica

Oggigiorno le soluzioni impiegate all’interno delle Spa e dei centri benessere sono in costante evoluzione, ma ciò che davvero importa è che la nuova tecnologia sia sempre funzionale e garantisca l’accessibilità ad un’utenza ricca e variegata. Talvolta infatti, in questi spazi si trovano strumenti e servizi studiati per stupire e regalare esperienze suggestive al visitatore, a scapito della vera funzionalità. Per questo motivo, è importante concepire la componente tecnologica come aspetto integrato e rispondente alle esigenze del fruitore, cosicché la stessa contribuisca a rendere il progetto a misura d’uomo. 
In una società in costante cambiamento, occorre assumere un atteggiamento organico, che consideri svariati aspetti e che si plasmi sulle esigenze dell’utente finale tenendo conto dei nuovi mezzi e dei materiali innovativi al servizio del progettista. 
Vi sono a tal proposito alcune nuove soluzioni applicate ai dispositivi utilizzati nelle strutture benessere, che grazie all’innovazione migliorano il confort psico-fisico della persona.  
                   
Per quanto riguarda i trattamenti idroterapici:

  • MICROSILK vengono prodotte migliaia di micro bolle ricche di ossigeno che erogate da un getto, penetrano nei pori rigenerando la pelle e idratandola.
  • HYDRO PLUS impiega pompe dalle prestazioni innovative che garantiscono il migliore idromassaggio disponibile oggi sul mercato.
  • V-JET permette di personalizzare il trattamento idroterapico scegliendo innumerevoli combinazioni di getto diverso.

Inoltre, non mancano le soluzioni tecnologiche volte a coinvolgere ed emozionare il fruitore:

  • DOCKING STATION collegata ad altoparlanti interni a sauna e bagno turco, permette di diffondere suoni e musica. Nel caso di ambienti domestici, grazie all’App dedicata è possibile selezionare playlist personalizzate e predefinite.
  • AIR STAM SYSTEM erogazione di vapori aromatizzati che si amalgamano in modo uniforme all’aria evitando differenziazioni e migliorando la qualità del vapore.
  • CHANGING RAINFALL HAND SHOWER sistema che abbina i colori alla temperatura dell’acqua: luce blu = acqua fredda, luce rossa = acqua calda, luce verde = acqua tiepida. È possibile impiegare tale tecnologia anche in ambiente domestico applicandola semplicemente al sifone della doccia.

La tecnologia va considerata valore aggiunto ed ausilio, quello che importa è che non si perda mai il controllo della funzionalità dei servizi e il relativo costo. I costi iniziali ma soprattutto quelli di manutenzione costituiscono infatti, elemento primario del Business Plan che deve sempre precedere l’iter progettuale.

7 – Risparmio energetico

Come appena accennato, il caso delle Spa e dei grandi centri benessere è particolarmente complicato in termini di costi e gestione nel tempo. Questo perché i macchinari impiegati in questo tipo di ambiente, necessitano di enormi quantitativi di energia e di conseguenza sono molto dispendiosi. Fortunatamente negli ultimi anni, il mercato si sta muovendo nella ricerca e nell’innovazione, introducendo strutture in grado di recuperare parte dell’energia consumata. 

Si tratta di sistemi complessi non ancora molto diffusi e conosciuti ma che potrebbero risolvere il problema degli onerosi costi di manutenzione. Inoltre, basterebbero alcuni accorgimenti, sin dalle prime fasi progettuali, per migliorare le condizioni di base della struttura: un involucro architettonico progettato per massimizzare le prestazioni energetiche e ridurre così i costi, impianti che utilizzino soluzioni sostenibili come il fotovoltaico o il solare termico, materiali ecologici e tecnologie innovative. 

Tuttavia, un progetto se vuole essere sostenibile non deve esserlo solo dal punto di vista energetico ed economico; l’ambiente nel quale si colloca è da considerarsi la base su cui attuare le scelte progettuali.
Al fine di inserire in maniera coerente al contesto la Spa, occorre attuare un’attenta analisi del territorio, delle caratteristiche e delle esigenze dei futuri fruitori. 
La conformazione fisica della struttura deve seguire il più possibile l’archetipo della zona, i materiali impiegati dovrebbero essere quelli locali, i servizi offerti devono poi rispondere  alle particolari esigenze del luogo, rispecchiando se possibile le specifiche tradizioni. 

IL CASO BIO SPA

Negli ultimi anni si sono diffuse le cosiddette Bio Spa, strutture plasmate sui principi di sostenibilità considerata a 360°. Alimentate da sistemi fotovoltaici e da soluzioni che impiegano risorse rinnovabili, si fondono in armonia con il contesto. Spesso la gestione di questo tipo di centro è affidata a software attenti ai costi ed in grado di tenere sotto costante monitoraggio i consumi idrici ed energetici nel tempo. I materiali impiegati per la costruzione delle Spa e per l’arredo interno delle stesse, sono biologici ed ecocompatibili e quando possibile si trovano in loco. Questo, per ridurre i costi e l’inquinamento causato dal trasporto e dalle lavorazioni. 

Talvolta la disposizione interna può seguire i principi del feng shui, antica tradizione cinese secondo la quale attraverso una specifica disposizione degli edifici e della loro struttura interna, sarebbe possibile raggiungere il benessere psico-fisico scongiurando le energie negative. 
Si tratta di una teoria che oggi divide molto l’opinione di esperti e progettisti ma che in alcuni casi viene abbracciata ed adottata nella realizzazione di spazi abitativi e ambienti destinati al relax. Qualora all’interno siano presenti servizi aggiuntivi come quello di ristorazione, i prodotti sono quasi sempre a km 0 e biologici ed i menù attenti alle esigenze di un’utenza molto esigente. 

Di seguito vengono riportati due esempi italiani di Bio Spa:

Bio Spa Carèra, Rota d’Imagna (Bergamo)

Situata nel paesaggio della Valle Imagna, in territorio bergamasco, costituisce una vera e propria oasi di relax immersa nella natura. La struttura, parte integrante dell’Hotel Miramonti di Rota d’Imagna, si inserisce nel contesto, plasmando i suoi spazi secondo l’andamento curvilineo della valle. Gli ambienti, distribuiti su due piani, ospitano zone relax, kenipp, saune, bagno turco e docce emozionali. Al piano terreno si trova la piscina dotata di getti idromassaggio che collega l’ambiente interno a quello esterno creando un continuum tra natura e spazio costruito. Inoltre è possibile ammirare il suggestivo panorama valligiano dalla terrazza – solarium. I materiali utilizzati per la realizzazione del centro sono naturali e prevalentemente rappresentati da pietra e legno. 
Il percorso prevede i servizi delle Spa tradizionali ma con un particolare occhio di riguardo per la sostenibilità: ad esempio, tutti i prodotti utilizzati per i trattamenti cosmetici sono biologici. 

Bio spa Carera a Bergamo
Vista della struttura immersa nel verde e foto della piscina idromassaggio tra interno ed esterno
Fonte: www.tiscover.com – www.tripadvisor.it

Naturalis Bio Spa, Martano (Lecce)

La struttura si trova immersa in un paesaggio dalla natura incontaminata, all’interno di un fienile antico ed interamente ristrutturato. La Spa fa parte del complesso ricettivo del Naturalis Bio Resort che offre servizi attenti al benessere del visitatore e dove si può godere del panorama suggestivo di un borgo di campagna risalente al XVII secolo. 
Il centro benessere ospita una grande piscina idromassaggio dotata di vasca con acque salate, un bagno turco e svariate docce emozionali. Caratteristico è l’hammam inserito nella roccia calcarea, dov’è possibile prendere contatto diretto con la natura locale. 
I trattamenti sono studiati per essere bio al 100%, utilizzando solo prodotti a km 0 come grano, olio d’oliva ed aloe. 
Nella zona lounge è possibile assaporare i prodotti tipici di questo territorio, grazie alla presenza dei terreni coltivati, a ridosso della struttura. 

Naturalis Bio Spa a Martano, Lecce
Vista della piscina esterna immersa nel verde e foto della piscina interna all’antico fienile
Fonte: www.naturalisbioresort.com – www.tripadvisor.it

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