Natale 2021
l’Italia veste i suoi monumenti di luce e magia
l’Italia veste i suoi monumenti di luce e magia
Natale 2021, come ogni anno il Natale inizia a farsi sentire e uno dei principali protagonisti è il contesto urbano che, attraverso luci, proiezioni ed installazioni, si veste di una nuova immagine. Vediamo ora quali sono le città da visitare a Natale e come l’architettura che le contraddistingue cambi diventando un vero e proprio polo attrattore per turisti ed autoctoni.
L’Italia e le città del Natale
Nel corso degli ultimi due anni, complice la pandemia che ha ostacolato i collegamenti internazionali, si è registrato un rapidissimo aumento delle visite nelle nostre città da parte degli italiani. Infatti, nonostante il nostro sia un paese ricco di storia ed architettura, nel periodo precedente alla diffusione del covid, si soleva preferire mete più lontane.
Durante i giorni di festa, come preannunciato, la città assume un nuovo volto e muta il suo aspetto dal punto di vista cromatico e scenico. L’intervento di artisti e scultori attrae maggiori flussi di utenza rispetto agli altri periodi dell’anno. Edifici e monumenti diventano protagonisti di giochi di luce ed installazioni grazie ai quali assumono una nuova e spiccata personalità. Moltissimi alberi di Natale si stagliano nelle piazze cittadine attirando soprattutto i più piccini.
Vedi qui un divertente disegno tecnico di un albero di Natale…>>
Ecco alcuni esempi di città natalizie che vale la pena di visitare durante le festività.
Torino e le sue celebri Luci d’Artista
Come ogni anno la città sabauda si veste di magia ed arte, inondando di luce e colore gli ambienti urbani di tutto il territorio metropolitano. Artisti del calibro di Mario Merz, Michelangelo Pistoletto e Daniel Buren, grazie alla loro arte, arricchiscono gli spazi della città, da quelli del centro cittadino a quelli, talvolta dimenticati, delle periferie. In questo modo, è possibile interessare un bacino di utenza molto denso, diffondendo l’arte contemporanea anche tra coloro che non ne sono avvezzi. Alcune di queste installazioni coinvolgono celebri manufatti architettonici che acquisiscono un’estetica rinnovata e in grado di restituire effetti scenografici degni di attenzione. Anche le zone urbane meno frequentate tornano ad essere apprezzate e assumono un nuovo impulso vitale.
Uno degli esempi più belli è rappresentato dal Monte dei Cappuccini, con il suo convento e la Chiesa di Santa Maria al Monte. L’edificio, completato nel 1656 e opera dell’architetto Ascanio Vittozzi, rappresenta un modello di barocco torinese. Durante l’anno, la facciata dell’edificio mostra il colore classico della sua muratura ma nel periodo delle festività natalizie, con l’accensione dell’installazione di Rebecca Horn “Piccoli spiriti blu”, il complesso architettonico viene inondato di luce celeste. Oltre a rappresentare un luogo panoramico in grado di abbracciare l’intera città, la sua vista dalle rive del Po diventa ancora più suggestiva.
Quando l’installazione interessa uno dei palazzi più noti della città, aggiudicatosi nel 2015 il titolo di casa più bella del mondo, il visitatore non può che rimanerne ammaliato. Stiamo parlando di Palazzo Valperga Galleani, noto come The Number 6, che nella sua corte interna ospita “Il Giardino Barocco Verticale” dell’artista Richi Ferrero. L’edificio seicentesco è stato oggetto di un’importante ristrutturazione e oltre ad ospitare residenze, una spa ed una palestra, vanta un cortile comune sfruttato per mostre ed eventi. In questo periodo, la corte viene inondata di luce: ciottoli, specie arboree ed arbusti si accendono allo scopo di recuperare il valore ancestrale di spazio verde e di luogo di raccoglimento. Gli antichi ballatoi diventano vere e proprie cornici fiorite che con un gioco di sovrapposizioni danno risalto agli originali infissi dotati di ripartizione delle specchiature vetrate.
Le luci che inondano la pavimentazione della corte interna e l’albero luminoso che si estende dal terzo piano fuori terra in proiezione verso l’alto.
Foto Chiara Del Core
Altro esempio di come i giochi di luce rendano l’architettura ancora più attrattiva di quanto possa essere, è rappresentato da un angolo nascosto della città che si trova a ridosso di P.zza Castello e che a Natale viene inondato dal “Vento Solare” di Luigi Nervo. La caratteristica Piazzetta Mollino, sita alle spalle del Teatro Regio, nel centro cittadino, è un gioiellino urbano che in questi giorni si fa ancora più brillante e fantastica. Il laterizio a vista dell’edificio destinato al pubblico intrattenimento, si accende a tratti grazie ai neon arancioni e rossi. Sull’edificio dell’Archivio di Stato si riflettono immagini tratte dal mondo delle fiabe e degli astri, donando un sapore più spensierato ad uno dei tanti ambienti urbani torinesi dall’aspetto intimo e rigoroso. Anche in questi giorni, nonostante le luci vivaci che danno una nuova immagine al luogo, la piazza conserva un silenzio ed una pace che si pongono in netta contrapposizione alla vicina Piazza Castello.
Infine, delle 25 installazioni che contribuiscono a fare di Luci d’Artista una delle rassegne natalizie più conosciute, citiamo “L’energia che unisce e si espande nel blu” di Marco Gastini. Stavolta è la Galleria Umberto I a farla da protagonista. Frutto della ristrutturazione ottocentesca dell’antico Ospedale Mauriziano, oggi ospita alcuni ristoranti e l’antica Farmacia cinquecentesca dell’Ordine. La copertura in vetro e metallo viene ora arricchita da sagome e forme astratte blu e rosse, che la rendono simile ad un cielo stellato dall’ampio respiro.
Il contesto urbano natalizio nel resto di Italia
Come Torino, in questo periodo molte altre città italiane arricchiscono il proprio patrimonio architettonico e culturale, grazie al contributo dell’arte contemporanea.
Uno degli esempi che quest’anno conferma tale tendenza è rappresentato dalla città di Como. Il Magic Light Festival come consuetudine, interessa l’intera cittadina che si veste di luci colorate, rendendo monumenti ed edifici storici, vere e proprie tele dipinte e in grado di stupire i viandanti. Piazza Duomo è senz’altro il fulcro della manifestazione e la Cattedrale, il Palazzo del Broletto e il Palazzo Vescovile diventano superfici interattive dove vengono proiettati giochi di luce spettacolari. I cromatismi tipici del bugnato della torre civica e del marmo lombardo del Broletto mutano grazie a luminosi giochi multicolore.
Firenze
Anche Firenze durante i giorni delle festività non è da meno in quanto a luci scenografiche e colori vivi grazie al Firenze Light Festival, noto come F-Light. È in questo periodo infatti che alcuni dei simboli cittadini, si trasformano attirando ancora più turisti di quanto avvenga già durante il resto dell’anno. Ne è un esempio Ponte Vecchio che nella scorsa stagione della rassegna natalizia è diventato una tela su cui proiettare immagini e frasi tratte dall’Opera Dantesca della Divina Commedia. L’immagine più suggestiva è stata quella della selva oscura e della successiva liberazione come quella dal periodo della pandemia che ha colpito la popolazione mondiale. A tal proposito, lo scopo del Festival è stato ed è tutt’ora quello di promuovere la cultura e farla vivere al cittadino come valore sempre attuale e costante nel tempo. Anche quest’anno infatti, le architetture più celebri della città e le porte urbane saranno protagoniste del Festival che avrà come tema la riflessione sul futuro.
Esempio concreto di come l’architettura debba farsi messaggio che possa arrivare a tutti, anche ai più piccoli è rappresentato dalla città di Gaeta dove ogni anno gli edifici storici trasformano la città in un libro di fiabe a cielo aperto. Proiezioni, video mapping e giochi di luce vengono infatti proiettati sulle mura del Castello Angioino e sugli edifici che si affacciano sulle maggiori piazze. Oltre all’ambientazione di favole e scene tratte dal mondo dei più piccoli, anche Gaeta sceglie di rappresentare in alcune zone urbane la Divina Commedia, simbolo emblematico della cultura Italiana.