Piste ciclabili sui marciapiedi
5 Ragioni per NON farle

Proponiamo l’ottimo punto di vista tratto dal blog l’occhio di Romolo: http://www.locchiodiromolo.it/blog/
5 Ragioni per NON fare le piste ciclabili sui marciapiedi
Ragione n.1
Manteniamo le nostre priorità ben stabilite
In una visione di mobilità sostenibile e di una città giusta ed equa, le priorità infrastrutturali dovrebbero essere:
1. pedoni e persone con handicap
2. ciclisti
3. chi usa il trasporto pubblico
4. automobilisti
Ragione n.2
La maggior parte dei nostri marciapiedi non sono abbastanza ampi nemmeno per i pedoni
Come stabilito nei regolamenti internazionali, in genere il marciapiede deve avere almeno 1.5 metri di larghezza libera da ostacoli (la “pedestrian zone” nella figura) perché due persone si possano incrociare senza interferenza; nelle strade principali a maggiore densità la larghezza deve essere almeno 2.5 metri e di 3 nelle zone commerciali (senza contare lo spazio dei palazzi e degli alberi).

Ragione n.3
Non deve esserci conflitto tra ciclisti e pedoni
Una pista ciclabile ha bisogno di almeno 1.5 metri di larghezza, quindi, se non si hanno a disposizione oltre 4 metri ed una bassa densità di pedoni, come lungo i fiumi o in alcuni parchi, progettando una pista ciclabile sul marciapiede, si creerà un conflitto tra pedoni e ciclisti.
Ragione n.4
La bicicletta è un programma serio di mobilità urbana, non deve essere visto come un giocattolo. Deve essere visto come un mezzo di trasporto e come tale essere integrato e protetto nel flusso dei mezzi di trasporto
In genere i ciclisti preferiscono andare sulle pista ciclabile dato che:
a) riescono a raggiungere maggiore velocità
b) hanno meno ostacoli (pedoni, palazzi, vegetazione, ecc..)
c) possono raggrupparsi e uscire con maggiore facilità agli incroci
Ragione n.5
Verso una sostenibilità, convivenza e visibilità
Visto tutto quanto detto sopra è meglio togliere spazio all’automobilista a favore di un mezzo non inquinante, sicuro e che incoraggia l’attività fisica quale la bicicletta. Inoltre gli automobilisti devono imparare a convivere e rispettare i ciclisti, soprattutto quando sono meno visibili per l’automobilista (si pensi soprattutto alla svolta a destra agli incroci)
L’immagine di copertina è di kevers su Depositphotos.com