Progetto low energy room
Consumare meno energia e utilizzare fonti energetiche rinnovabili
Siamo in una fase di cambiamento evolutivo nella storia dell’abitare, dovuto alle forti limitazioni delle risorse energetiche fossili. Un processo che vedrà come protagonista l’edificio e l’edilizia nella sua globalità e avrà un punto di arrivo imprescindibile: consumare meno energia e utilizzare fonti energetiche rinnovabili.
La mission del progetto LOW ENERGY ROOM è di rivolgersi a tutti gli immobili a destinazione turistica che necessitino di adeguamento alle nuove direttive emanate dalla Comunità Europea e dallo Stato Italiano, sul tema delle prestazioni energetiche degli edifici.
Con queste premesse, il gruppo di lavoro riunito intorno al progetto LOW ENERGY ROOM opera con una perfetta integrazione tra competenze e un dialogo comune per ottenere il massimo del risultato. Costituito dall’Arch. Renata Giacomini, dalla società di ingegneria Engteam s.r.l. e dall’Arch. Alberto Pasetti, coordinati dalla società Giacomini Concept srl, propone il progetto di una stanza d’albergo dai contenuti tecnologicamente avanzati che permettono la riduzione dei tempi di ristrutturazione, dei costi di gestione e di esercizio per offrire all’ospite il massimo comfort. Una stanza dove tecnica ed estetica dialoghino tramite soluzioni costruttive dei vari elementi, come attori di un set cinematografico diretto da un regista attento.
Un altro importante scopo è quello di rendere visibili e comprensibili tutte le tecnologie orientate alla riduzione dei consumi, integrandole con il progetto di arredo e di interior.
Per esempio, mediante l’uso del cartongesso e dei pannelli di insonorizzazione, gli impianti elettrici e meccanici sono alloggiati in sovrapelle alla muratura originaria, risparmiando i costi di demolizione. Ancora, la climatizzazione con pannelli radianti a parete e soffitto fornisce migliori condizioni di benessere legate allo scambio di calore per irraggiamento e alla bassa velocità dell’aria nel locale.
La progettazione illuminotecnica del modulo stanza e del bagno si basa sull’ottimizzazione dei flussi generati da sorgenti a LED o fluorescenza, caratterizzati da elevate efficienze luminose. I consumi sono ridotti allo stretto necessario, oltre alla significante riduzione dei costi di manutenzione. Inoltre le luci soffuse sono in grado di produrre flussi a piacimento più caldi o più freddi, in funzione delle esigenze specifiche di utenza.
La persiana fotovoltaica si dimostra una soluzione intelligente ed esteticamente piacevole, garantisce una diminuzione degli apporti di calore, contribuendo parzialmente al fabbisogno energetico della struttura. La scelta dei materiali degli arredi e dei rivestimenti è dettata dal principio dell’uso di risorse rinnovabili tramite forestazione controllata.
L’appuntamento con la visione della realizzazione di questo innovativo progetto si avvicina: dal 19 al 23 ottobre prossimi a Milano, all’interno di Host, il Salone internazionale dell’ospitalità professionale, PAD 2 STAND S32 T25 sarà possibile conoscerne tutti i dettagli. Il progetto prenderà forma grazie al contributo di aziende di fama internazionale (vedi box sottostante) che hanno fattivamente contribuito alla concretizzazione della LOW ENERGY ROOM. Lo scrivevamo all’inizio: volendo (e ben progettando) il risparmio energetico può entrare negli alberghi, ma anche nelle case e nelle costruzioni, come un ospite gradito.
HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “LOW ENERGY ROOM”:
Internorm per le finestre ad altissima efficienza termoacustica; Abbablind per le persiane con il fotovoltaico; FornaciCalceGrigolin con il sistema di isolamento delle pareti esterne in fibra di legno o sughero; Rehau per il sistema radiante a parete e soffitto; Aetolia per i pannelli acustici ricavati dal riciclo delle gomme auto; CeramicaFlaminia con i prodotti della Linea Una, particolarmente indicati per un utilizzo in architetture alberghiere e nelle ristrutturazioni; Iris Ceramica per i pavimenti di ceramica conformi ai requisiti Anab per i materiali in Bioedilizia; Flaminio Marin per il legno certificato F.S.C.; i rubinetti di Hansgrohe per la riduzione dell’acqua e il sistema di recupero dell’acqua Pontos; le docce Glass Pharo, le lampade a basso consumo di S.I.L.E.; Intertecnica Arredamenti per i mobili impiallacciati con legno certificato F.S.C. ; le porte Rei 30 G.D.Dorigo personalizzabili; il sistema gestionale dell’hotel di VDA – Biticino, nel controllo delle temperature delle stanze, fino ai tessuti della Decortex e ai letti Twils completamente in legno, con i materassi senza molle in ferro per eliminare i campi magnetici; infine, i divani Desire’e’.